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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Il terzo sesso, Edizioni Il Saggiatore 2023
mercoledì 21 febbraio 2024 ore 18, Sala Camino

Fin dalla sua comparsa, la specie umana ha pensato a sé stessa come divisa in due per garantire tanto la propria sopravvivenza in una natura ostile quanto il combattimento tra gruppi in competizione per la conquista di spazi e risorse. Alla donna il compito di prendersi cura della prole, all’uomo quella di esercitare la violenza e allestire fortificazioni entro cui trovare riparo. Questa logica primitiva è stata assunta a legge trascendente lungo i secoli attribuendo alla natura e a Dio la responsabilità di ciò che invece è stato un mero progetto umano al maschile. Religioni e falsi miti hanno costruito da una parte uomini con corpi predisposti alla guerra o al sacrificio eroico, dall’altra donne con corpi fragili, votati al martirio per l’obbedienza e il servaggio. Ines Testoni in Il terzo sesso si interroga sull’origine di questo scisma di genere, sui sistemi di potere che lo hanno istaurato, e soprattutto sull’idea di subalternità che ha piegato – e continua a condizionare e piegare – le vite di donne di tutte le epoche e i continenti. Riconoscendo nella donna il soggetto primo che ha scardinato tali schemi pregiudiziali, avviando il percorso di liberazione di tutti i generi che colorano il cielo arcobaleno, la psicologa-filosofa attraversa il pensiero delle donne che hanno sviluppato questo percorso di liberazione. Allestito il fondamento per una teoria del «terzo sesso» che non ha bisogno di un Dio maschio, il libro procede verso un futuro capace di immaginare relazioni che oltrepassano ogni logica binaria, da quella uomo-donna a quella amico-nemico, per abitarne un tempo nuovo di pace, sempre fluido e plurale.

Ines Testoni è professoressa di psicologia sociale, direttrice del Master in “Death Studies & The End of Life” e del Corso di Alta Formazione in “Creative Arts Therapies for Resilience Support” all’Università di Padova, è anche membro del “Drama & Health Science Lab” e ricercatrice presso l’Università di Haifa (Israele). Utilizza le Creative Arts Therapies per la rimozione sociale delle discriminazioni di genere e per l’elaborazione del lutto. Grazie a ciò ha vinto due progetti internazionali europei. Riconosciuta tra le 100 scienziate più importanti in Italia per i suoi studi sulla morte, è autrice di duecento articoli di impatto internazionale e di una ventina di volumi. Tra i volumi più recenti: “Il grande libro della morte. Miti e riti dalla preistoria ai cyborg” e “Il terzo sesso. Perché Dio non è maschio e altre questioni di genere”, entrambi per i tipi de Il Saggiatore. È stata ed è componente di Tavoli tecnici ministeriali e professionali per le cure palliative.


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