Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
La correzione del mondo, edizioni Einaudi 2023
mercoledì 28 febbraio 2024 ore 18, Sala Camino
Insieme all’autore interviene Fabrizio Patriarca
Mentre i reazionari soffiano sul fuoco del complottismo vittimista che rende tutto un attacco al loro stile di vita, i romanzi di Roald Dahl vengono corretti prima di essere ripubblicati, un videogioco di Harry Potter è accusato di danneggiare un’intera «comunità di esseri umani» e i cartoni animati della nostra infanzia sono tacciati di «cultura dello stupro». Perché all’improvviso siamo diventati sensibili a certi temi? E perché la dimensione politica è stata soppiantata da divisioni settarie, rituali di espiazione e gare per diventare portavoce online di istanze appiattite? Andando oltre i consueti mantra distorsivi – da «dittatura del politicamente corretto» a «cancel culture» – Davide Piacenza risponde con esempi e testimonianze alle domande che monopolizzano le nostre polemiche quotidiane. Un atlante polifonico per orientarsi nelle complesse trasformazioni sociali, linguistiche e comunicative di quest’epoca senza soccombere all’incomunicabilità.
Davide Piacenza scrive di attualità e cultura sui giornali italiani da dieci anni. Ha lavorato nelle redazioni di «Rivista Studio», «Forbes» e «Wired», occupandosi di politica italiana, Stati Uniti, cultura digitale, libri e serie tv. Oggi collabora con «Esquire, «Icon» e «Vanity Fair». La sua newsletter di successo, «Culture Wars», racconta e analizza ogni settimana i casi in cui i nuovi codici e i discorsi intorno al politicamente corretto riplasmano il mondo in cui viviamo. Per Einaudi ha pubblicato La correzione del mondo. Cancel culture, politicamente corretto e i nuovi fantasmi della società frammentata (2023).