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Fondazione Palazzo Ducale Genova

19 – 20 – 21 novembre 2021

Come potrebbe configurarsi il mondo fra trent’anni, nel 2051? Trent’anni sono oggi il tempo di una generazione – almeno in Europa e nella parte più agiata e pacificata del pianeta. Segmento dunque indicativo di una fase storica e dei suoi mutamenti. Esercitarsi su varie scale spaziali a immaginare quale possa essere l’assetto futuro ma non troppo delle diverse collettività, a cominciare dalla nostra Italia, non è solo sfida intellettuale ma anche progettazione.

Pensare il futuro significa concepirlo a partire da tradizioni, idee, punti di vista caratteristici delle nazioni e delle comunità coinvolte. Scontando quindi i condizionamenti del passato e delle mentalità radicate. Quanto l’orizzonte futuro sia non solo pensabile, ma anche determinabile nelle competizioni geopolitiche correnti e prossime, sarà oggetto preliminare di analisi, grazie anche allo specifico contributo di scienziati e filosofi.

Il futuro delle maggiori potenze sarà quindi al centro del dibattito, incrociando le loro diverse aspettative e ambizioni sui dinamici assetti mondiali attorno alla metà del secolo.

Ingresso libero, su prenotazione. Clicca qui per prenotare

Diretta streaming sul canale YouTube di Palazzo Ducale

Il programma giorno per giorno:

venerdì 19 novembre 2021
venerdì 19 Nov, 2021
10.00
Festival di Limes VIII edizione, il programma completo di venerdì 19 novembre
sabato 20 novembre 2021
sabato 20 Nov, 2021
10.00
Festival di Limes VIII edizione, il programma completo di sabato 20 novembre
domenica 21 novembre 2021
domenica 21 Nov, 2021
10.00
Festival di Limes VIII edizione, il programma completo di domenica 21 novembre
Le forme del futuro
venerdì 19 Nov, 2021
17.00
la mostra cartografica a cura di Laura Canali

Le forme del futuro.
Mostra delle carte di Limes, Sala Liguria

Le radici dell’assetto geopolitico del mondo futuro affondano nel passato lontano. L’avvenire delle potenze è largamente condizionato dalle loro origini. E dalle scelte fatte nei secoli per allargare il proprio spazio. Partiamo quindi, nel disegnare la postura delle potenze a metà secolo, da alcune carte che esemplificano questo percorso. Ad esempio, la formazione degli Stati Uniti d’America a partire da colonie britanniche lungo la costa atlantica che ne ha favorito l’espansione negli oceani. O, all’opposto, il caso russo: l’impero zarista ha sempre avuto una proiezione terrestre centrata sulla protezione di un territorio geograficamente molto esposto. Anche l’impero cinese ha alle spalle una vocazione continentale, che continua a coltivare ma che ora cerca di accompagnare con la corsa all’Indo-Pacifico. Infine, il caso turco, con la riscoperta della dimensione ottomana, accoppiata all’ambizione di diventare un riferimento panislamico.

Fra le incognite che contribuiranno a disegnare il mondo del 2051 c’è il fattore demografico. In particolare la debordante crescita della popolazione africana, in parallelo alla stagnazione e all’invecchiamento della maggior parte di quelle europee. La questione migratoria, in particolare di provenienza africana, avrà un notevole impatto sul nostro continente. 

A cura di Laura Canali, cartografa di Limes

Inaugurazione venerdì 19 novembre, ore 17.30
Visite guidate con Laura Canali sabato 20 e domenica 21, ore 11 e 17 | clicca qui per prenotare


In collaborazione con Limes, rivista italiana di geopolitica