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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Storia

Una breve storia della Wolfsoniana Con l’apertura della Wolfsoniana si conclude un percorso iniziato quasi due decenni fa, che ha visto protagonisti, da una parte, Mitchell “Micky” Wolfson Jr., collezionista e filantropo di Miami con la predilezione per l’Italia e, in particolare, per Genova, e le principali istituzioni genovesi e liguri dall’altra, dal Comune di … Continua

Verso il design industriale

Nel settore dei trasporti il passaggio dall’artigianato meccanizzato alla produzione industriale, che in Italia si impone definitivamente solo con il secondo dopoguerra, viene espresso nella Wolfsoniana attraverso alcuni oggetti emblematici: la bicicletta della ditta Giuseppe Bianchi di Firenze, l’attuale Betamotor, con i cerchioni delle ruote in legno; la turbonave Conte di Savoia e la Littorina … Continua

Futurismo e propaganda

I principali motivi iconografici della propaganda fascista si intrecciano con lo sviluppo delle ricerche futuriste degli anni a cavallo tra le due guerre e in particolare con il Manifesto dell’aeropittura degli anni Trenta. Mentre la strategia politica del fascismo riprendeva modelli classici su cui impostare la sua equiparazione con l’impero romano, le opere degli artisti che facevano … Continua

Razionalismo

Il Palazzo degli Uffici Gualino a Torino del 1928 è uno dei primi esempi di architettura razionalista, progettato da Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini. Degli arredi disegnati dai due architetti rimane la poltroncina in buxus, presentata nel 1930 alla IV Esposizione monzese, nella quale l’architettura acquista un proprio spazio accanto alle arti decorative e industriali. Mentre a Monza si fronteggiano … Continua

Novecento

Lo Stile Novecento, o meglio il gusto novecentista, risulta particolarmente ampio e poliedrico nel suo panorama espressivo se lo si analizza all’interno delle vicende culturali italiane tra le due guerre. Dal 1922, anno della prima uscita pubblica del movimento artistico di Margherita Sarfatti, tale stile si diffonde e si afferma nell’ambito dell’architettura e delle arti figurative e … Continua

Art Deco

In Italia la diffusione del gusto Deco dura fino ai primi anni Trenta come testimoniato nella Collezione Wolfson dai mobili e ferri battuti, dalle ceramiche di Gio Ponti, dal servizio di Guido Andlovitz e dal vaso della manifattura perugina La Salamandra, esposto a Monza nel 1930. Nel tentativo di rinnovare le arti italiane attraverso un confronto diretto con la … Continua

Antonio Rubino

Fondatore del più celebre giornale per bambini “Il corriere dei piccoli”, Antonio Rubino si formò in ambito simbolista e dell’Art Nouveau di cui riuscì a offrire una geniale interpretazione nel campo dell’illustrazione utilizzando modelli iconografici tipici del gusto déco. Dedicò la maggior parte della sua produzione artistica all’infanzia come dimostra la stanza disegnata nel 1921 per il … Continua

Scuola Romana

Duilio Cambellotti è una delle figure più interessanti nel panorama delle arti decorative italiane della prima metà del Novecento.Caratterizzato da un approccio “artigianale”, con una spiccata predisposizione per l’integrazione delle arti, l’artista romano è stato pittore, scultore, illustratore, incisore, scenografo e costumista per il teatro e per il cinema.Ha disegnato mobili, ceramiche, vetrate, medaglie, gioielli e … Continua

Art Nouveau

La seconda sezione del museo è dedicata all’Art Nouveau.Stile decorativo diffuso in Europa e Stati Uniti tra il 1890 e la fine della Prima Guerra Mondiale, presenta caratteristiche peculiarità a seconda della nazione in cui si sviluppa. In questo senso la Wolfsoniana propone un esempio di liberty italiano con la parziale ricostruzione del salotto realizzato intorno … Continua

Esotismo

Lo stile cosiddetto moresco si afferma in Italia nella seconda metà dell’Ottocento attraverso le grandi esposizioni e si diffonde soprattutto nei luoghi dedicati allo svago: grand hotel, stabilimenti balneari, edifici termali, arene estive. Nelle dimore della nuova borghesia in ascesa, gli ebanisti, oltre a cimentarsi nella realizzazione di sale neorinascimentali e neobarocche, esprimono il gusto per l’esotismo dei … Continua

Wolfsoniana

La Wolfsoniana è il luogo dove oggetti selezionati della Collezione Wolfson trovano il proprio spazio espositivo. Il visitatore che si muove fra gli arredi, i quadri e le suppellettili esposte, avverte il senso del tempo e la rilevanza dei temi che Micky Wolfson intende sottolineare attraverso la sua Collezione. L’ordinamento della Wolfsoniana segue un indirizzo cronologico-tematico. Accanto alla cronologia dei … Continua

Gli Archivi

La Wolfsoniana conserva una serie di fondi e archivi relativi alle tematiche della collezione: Ansaldo  75 progetti per navi a vapore e transatlantici, 6 album fotografici Beniamino Bellati  2.408 disegni e copie eliografiche, 603 foto, vari documenti e pubblicazioni Umberto Bellotto 207 fotografie Attilio Calzavara 69 foto, 20 disegni, vari documenti e pubblicazioni Duilio Cambellotti … Continua

Wolfsoniana Centro Studi – Ricerca

Pubblicazioni in ordine cronologico S. Barisione, M. Fochessati, G. Franzone (a cura di), La Collezione Wolfson. Aspetti dell’arte italiana tra le due guerre, catalogo della mostra Palazzo Ducale, Genova, Tormena Editore, Genova 1996. S. Barisione, M. Fochessati, G. Franzone (a cura di), La visione del prisma. La Collezione Wolfson, catalogo della mostra Palazzo Pilotta, Parma, … Continua

La Biblioteca

La biblioteca, in relazione tematica con la Collezione, riunisce circa 10.000 volumi.Una vasta sezione è dedicata al movimento futurista: oltre a possedere quasi tutti i manifesti, conserva preziosi manoscritti, riviste, cartoline, fotografie, brochure e libri, quali, tra gli altri, Zang Tumb Tuuum di F.T. Marinetti (1914) con dedica autografa dell’autore, Guerrapittura di Carlo Carrà (1915), Bif§zf+18 Simultaneità e Chimismi lirici di … Continua

Il Centro Studi

Il Centro Studi della Collezione Wolfson è stato istituito nel 1993, quando la Collezione ha avuto la sua prima collocazione unitaria in via Asilo Garbarino a Genova.Al Centro Studi, la cui sede è a Palazzo Ducale, è affidato il compito di studio, ricerca, conservazione, pubblicazione, promozione e valorizzazione dei materiali della collezione e, più in generale, delle arti e della … Continua