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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 5 – Piazza San Matteo

Siamo nel “quartier generale” della famiglia Doria, forse la più conosciuta delle nobili casate genovesi anche per la fama dell’Ammiraglio Andrea Doria, detto il Principe, autore della celebre riforma del 1528 (tappa 1). È la seconda famiglia per numero di opere acquisite direttamente da Rubens, dopo il “clan” Pallavicino-Serra (tappe 2 e 33). D’altronde, il poeta Giulio Pallavicino, di cui si conosce il ritratto rubensiano (ora esposto al Ducale), sposa una Doria!

In un palazzo qui vicino, oggi difficilmente riconoscibile, vive uno dei più grandi mecenati genovesi di tutti i tempi: Gio. Carlo Doria, raffinato e onnivoro collezionista, amante di tutte le arti e lungimirante committente. Rubens lo immortala a cavallo, in uno dei suoi ritratti più rivoluzionari (tappa 13). Sua cognata (moglie del fratello Giacomo) è la celebre “icona” Brigida Spinola Doria, oggi alla National Gallery di Washington.

La piazza porta il nome della chiesa gentilizia: era sostanzialmente privata. I palazzi che vi si affacciano lasciano a vista le tracce rivelatrici della loro fondazione medievale, come archi tamponati, bande bicolori, trifore o bifore; addirittura reimpieghi di marmi antichi nella chiesa con la tradizionale bicromia a bande orizzontali, tipica del romanico e del gotico mediterraneo.

Al suo interno, è invece il tripudio del Cinquecento genovese con la “nobile tenzone” tra Giovanni Battista Castello “il Bergamasco” e Luca Cambiaso che si affrontano a suon di pennelli negli affreschi della volta per volere del celebre ammiraglio Andrea Doria. Nella cripta vi sono le tombe di famiglia.


Genova per Rubens. A Network, l’itinerario