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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 32 – Palazzo Pantaleo Spinola-Gambaro
via Garibaldi, 2

Il lotto più piccolo tra quelli posti all’asta nell’operazione dei Padri del Comune per Strada Nuova (tappa 24), è quello che si aggiudica Pantaleo Spinola. I lavori procedono lentamente ma su un progetto all’avanguardia, tanto da prevedere anche “un bagno caldo e freddo”, tipologia di comfort molto diffusa a Genova e fonte di grande meraviglia per i visitatori. L’edificio è esplicita testimonianza della grande attenzione con la quale artisti e architetti cercavano di soddisfare le esigenze abitative degli aristocratici genovesi anche tramite l’uso di spazi e modelli direttamente desunti dall’antico. È l’aspetto che Rubens ritiene all’avanguardia, tanto da definire le case dei genovesi “bellissime e comodissime” e adatte a diventare un nuovo modello architettonico e abitativo per il suo Paese e gli altri al di là delle Alpi. Questi erano più “moderni” dal punto di vista sociale rispetto all’Italia, ma molto simili per intraprendenza ai genovesi.

La dimora che Pantaleo, morto senza discendenza, non vide mai finita passa al genero Ettore Spinola “di Luccoli” dei signori di Tassarolo, capitano di tre galere della Repubblica durante la battaglia di Lepanto (1571), che la vende a quell’Andrea di Alessandro Spinola “di Luccoli” co-signore di Arquata indicato da Rubens, perché a lui contemporaneo.

A fine Settecento passa alla famiglia Cambiaso, poi ai Giustiniani e infine ai Gambaro che la cedono a una banca nel 1923.


Genova per Rubens. A Network, l’itinerario