Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
Ideato da SPLACE
Giovani artisti danno nuova vita ai piedistalli di Piazza Matteotti
PLAY, Fischio d’inizio giovedì 13 ottobre ore 17.30>
Sono passati oltre duecento anni da quando le statue di Andrea e Gio-Andrea Doria, che campeggiavano con autorevolezza sui basamenti ai lati della scalinata che porta da Piazza Matteotti all’atrio di Palazzo Ducale, vennero “dal furor popolare abbattute” quando la sollevazione popolare portò alla proclamazione della Repubblica Ligure.
Grazie a BASAMENTI, concorso indetto da Comune di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, in collaborazione con GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani, i due piedistalli di marmo tornano al centro della vita, culturale e sociale, della città di Genova.
La prima installazione a essere esposta è PLAY, PRENDI LA PALLA AL BALZO, del collettivo genovese SPLACE
Non è un paese per bambini. Gioco ed esperienza per vivere lo spazio pubblico.
Da sempre il gioco rappresenta uno strumento fondamentale per la conoscenza e la conquista dello spazio urbano: il cortile e il quartiere, il marciapiede e la piazza principale diventano luoghi conosciuti e rassicuranti attraverso partite a calcio e canestri improvvisati, guardie e ladri e nascondino e ogni altra attività che la fantasia riesce a partorire. Il carattere pubblico della città, il suo essere teatro di relazioni complesse e variegate, rapporti di forza, alleanze e scontri entra dunque in contatto per la prima volta con l’esperienza umana proprio per mezzo delle attività ludiche. Eppure la città contemporanea pare aver perso la capacità di accogliere al proprio interno le scorribande di bambini e adolescenti.
PLAY prende le mosse da tali considerazioni e dalle opportunità simboliche che offrono i basamenti di piazza Matteotti, in virtù della propria forma, dell’uso consolidato, della posizione centrale: collocare uno strumento di gioco su un piedistallo significa, seppur temporaneamente, seppur con ironia, farne un monumento; vuol dire restituire all’attività ludica il ruolo che essa dovrebbe ricoprire nello spazio urbano, richiamarne l’importanza sociale ed estetica, riservarle un luogo privilegiato proprio laddove la città rischia di farsi riserva per turisti, vetrina luccicante e senza vita.
Due grandi cilindri trasparenti, riempiti di centinaia di palloni colorati, vengono collocati sulla coppia di basamenti: presenze fisiche inaspettate, fresche, variopinte che si staccano dal rigore classico della facciata di Palazzo Ducale, funzionano come veri e propri distributori; ciascuno infatti può agevolmente prendere una palla dal fondo del cilindro e utilizzarla per giocare nel grande spazio di piazza Matteotti. In seguito può provare a inserirla nuovamente nel contenitore lanciandola – ancora una forma di gioco – oppure portarla con sé senza rimorsi.
SPLACE
Andrea Bosio, Giacomo Cassinelli, Antonio Lavarello, Katia Perini, Fabio Valido
From space to place, dallo spazio al luogo. E’ attorno a questa idea che nel 2009 cinque giovani ar¬chitetti genovesi fondano SPLACE. Se lo scopo condiviso è quello di aiutare gli spazi urbani a conquistare un’identità, esso permette collateralmente di sviluppare alcuni tra i temi più attuali in campo architettonico: le relazioni con i mezzi di comunicazione, il riutilizzo temporaneo del patrimonio architettonico degradato e abbandonato, le connessioni tra architettura e altri campi artistici. L’attività di SPLACE è così caratterizzata da una proficua ambiguità disciplinare: con l’architettura condivide la materia prima dei progetti, lo spazio, mentre dalle arti visive e sonore provengono gli strumenti concettuali, formali e concreti; gli obbiettivi perseguiti sono estetici e sociali insieme.
Principali esperienze artistiche:
– Realizzazione dell’allestimento dei progetti di riqualificazione del sestiere Maddalena, in occasione della “Fiera della Maddalena”, su commissione del “Job Centre” del Comune di Genova (2011)
– Realizzazione dell’installazione sonora CityVoice, evento inaugurale di Sala Dogana, Palazzo Ducale, Genova (2010)
– Partecipazione al Festival des Architectures Vives di Montpellier con il progetto “Truthehole”, menzione speciale della giuria (2010)
– Selezione per la fase finale del “Concours de projets pour l’animation artistique du collège de Gambach” a Friburgo (CH) con il progetto “300” (2010)
– Realizzazione delle serie di installazioni temporanee “Splacexperience #2 – Chairs for all” e “Splacexperi-ence #3 – Light up the space”, collocate in diversi spazi pubblici genovesi (2009-2010)
– Partecipazione alla mostra-laboratorio “In/Comunicazione”, all’interno dei locali abbandonati di Scalinata Borghese a Genova; progetto di allestimento generale e curatela della sezione “Architettura” (2009)
Le altre opere vincitrici sono BASTONE E CAROTA, di Alessio Manfredi, artista di Aulla, che verrà esposta dal 17 novembre al 4 dicembre, e PAUSA 1797-2011, di NeAL, artista di Procida, che sarà visibile dal 17 dicembre al 9 gennaio 2012
BASAMENTI fa parte delle iniziative che di Comune di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura per il sostegno alla creatività giovane, che ha il suo riferimento nella Sala Dogana a Palazzo Ducale. Il programma comprende una serie di bandi e concorsi d’idee per la produzione creazione di opere, imprese e progetti in collaborazione stretta con il territorio e i Municipi. Obiettivi concreti e investimenti da parte di una città che ha da anni avviato un recupero culturale – attraverso la musica, le arti, lo spettacolo e il sostegno d’impresa – in un momento storico dove la produzione del sapere e di creatività rappresentano settori cruciali per il futuro. L’industria creativa – assieme alla ricerca e all’high-tech – può dare nuovi orizzonti allo sviluppo di Genova e dare luogo a inedite strategie d’intervento su zone urbane con problemi complessi.
Tags: Sala Dogana