Salta al contenuto

Fondazione Palazzo Ducale Genova

Le stagioni dell’erotismo tra cinema, pittura, poesia e letteratura
8 – 18 giugno 2023, Ducale Spazio Aperto

In un clima culturale ormai votato ad una sorta di neo puritanesimo conformista dove ogni espressione erotica, sia essa pittorica, letteraria o cinematografica, viene per così dire bandita come oltraggio all’intimità delle persone o ancor peggio eliminata dall’immaginario collettivo in una forma di autocensura volontaria, al punto che anche il più innocente nudo femminile o la più naturale scena erotica vengono esclusi dal nuovo mainstream, sorge l’urgenza di riproporre e di riaffermare la presenza della migliore espressione erotica nelle diverse discipline artistiche come parte integrante della vita umana e quindi dell’arte. Proprio sulla base di tali premesse, e partendo dalla mostra di tre artisti conosciuti a livello nazionale e internazionale, abbiamo voluto dedicare Poevisioni
2023 all’erotismo come elemento dominante.

Maurizio Fantoni Minnella

Bruno Cattani

Nato a Reggio Emilia nel 1964, ha iniziato a fotografare nel 1982 ed è fotogiornalista dal 1988. Nel 1996 partecipa a una ricerca fotografica sui Musei di Reggio Emilia, iniziando il suo studio sui luoghi dell’arte.
Negli anni riceve numerosi incarichi nell’ambito della ricerca fotografica per musei quali il Musée Rodin, il Musée du Louvre, L’Ecole Nationale Supérieure des BeauxArts di Parigi, l’Istituto Nazionale per la Grafica, il Pergamonmuseum di Berlino e la Soprintendenza Archeologica di Pompei. Nel 2000 è presente nell’esposizione D’après l’Antique al Musée du Louvre.

Nel 2005 inizia la sua ricerca sulla Memoria che si snoda come un viaggio all’interno del ricordo, nel quale egli cerca di far rivivere il passato emozionale attraverso immagini narrative ed evocative.
Il 2014 è l’anno della ristampa del volume Memorie, edito da Danilo Montanari Editore, nuovo capitolo della sua indagine artistica. Nelle sue opere sull’Eros, l’artista reinventa figure carnali, riuscendo a catturare in ogni singola immagine il doppio movimento del tempo della scultura e della fotografia in un ensemble erotico di corpi in un continuo gioco di luci e ombre. I suoi soggetti e frammenti appaiono trasfigurati, pulsanti e dinamici, messaggeri di una nuova vitalità, rivelando sembianze e fattezze sconosciute nel dialogo tra erotismo e desiderio.
È presente in molte fiere di fotografia in tutto il mondo (Arte Fiera Bologna, Mia Milano, Torino, Verona, Parigi, Londra, Bruxelles e Miami). Per due anni consecutivi è tra i finalisti del premio BNL al Mia 2013-2014 e vincitore nella rassegna del 2015. Sue fotografie sono conservate presso: Archives Photographiques du Musée du Louvre, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, The New York Public Library for the Performing Arts, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Bibliothéque Nationale de France di Parigi, Musée Réattu d’Arles, Musée de la Photographie di Charleroi, Musée Nicephore Niépce Ville de Chalon sur Saone, Polaroid Collections, Stati Uniti Museum of Photography, Museo Archeologico di Thessaloniki a Salonicco, Grecia.

Gianluigi Colin

Nato a Pordenone nel 1956, Gianluigi Colin conduce da molti anni una ricerca artistica intorno al dialogo tra le immagini e le parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo.
Si tratta di una poetica densa di richiami alla storia dell’arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, facendo sfumare i confini tra le epoche. Cover editor de “la Lettura”, scrive abitualmente sul Corriere della Sera.

Sue personali si sono tenute in numerose città italiane e straniere. Tra le sue mostre, da segnalare quelle all’Arengario di Milano, nel 1998, al centro Cultural Recoleta di Buenos Aires, nel 2002, al Museo Manege di San Pietroburgo, nel 2003, al MADRE di Napoli, alla Bienal del Fin del Mundo a Ushuaia, al Museo IVAM di Valencia nel 2011, alla Fondazione Marconi a Milano nel 2012, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea a Pordenone, nel 2014, al Museo MARCA di Catanzaro, nel 2016/17, alla Triennale di Milano, nel 2018, allo spazio Visionarea Art Space di Roma nel 2019, al Palazzo del Governatore a Parma nel 2020, in occasione delle manifestazioni di Parma Capitale della Cultura.
Nel 2022/2023 ha realizzato una personale curata da Achille Bonito Oliva alla Galleria “Volumnia” negli spazi della ex chiesa Sant’Agostino a Piacenza. Protagonista di performance (organizzate in varie parti del mondo), è stato invitato a “Valencia09” (presso l’IVAM di Valencia, nel 2009) e selezionato per il Padiglione Italia della 54 esposizione d’Arte Internazionale della Biennale d’arte di Venezia. Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero.

Silvio Monti

Nato a Borgomanero (No) nel 1938, ha frequentato la Spolecznos Akademia Uniwersytetu Batorego a Londra. È stato allievo di Marian Bohuz Szysko. Ha frequentato lo studio di Oscar Kokoschka. Nel 1963 da Londra si trasferisce a Parigi, Bruxelles, Wiesbaden, Dublino,
Beyrouth, Roma, per poi stabilirsi a Varese dove attualmente vive e lavora. Ha disegnato e illustrato diversi CD del cantautore Angelo Branduardi e con lui ha partecipato al Tour Europeo Paint Session nel 2003 con performance e pittura in teatri di Italia, Germania,
Austria, Svizzera e Belgio.
Nei suoi lavori l’artista, definito anche AGM_Artista Geneticamente Modificato, ricerca sempre con ironico e ludico sentimento il filo sotteso e misterioso delle relazioni umane nel contesto di miti, epifanie e visioni. Al contempo le sue pitture, cartepeste e ceramiche MMM_MediaMenteMonti, sono studio archeologico dell’interiorità dell’individuo e del suo inconscio, riflesso del mondo con carta stampata, mass media e pubblicità, cui l’umano si contrappone con la sua creatività, il suo erotismo e il suo sognare.

Sue opere sono presenti in Musei, Enti Pubblici e Sedi Istituzionali in Italia e all’estero: Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Castello di Masnago –Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Va); Sala del Senato Accademico – Università dell’Insubria (Va); Confartigianato Varese, Sede Provinciale (Va); Museo Epicentro Barcellona Pozzo di Gotto (Me); Ministero della Cultura, Ufficio del Ministro della Cultura Géza Szócs, Budapest (HU); Magyar Nemzeti Múzeum, Museo Nazionale Ungherese, Budapest (HU); Università dell’Ungheria Occidentale, Szombathely (HU); Istituto Nazionale per la Creatività, Szombathely (HU); Museo Arte Plastica, Castiglione Olona (Va); Castello dei Duchi di Pomerania, Szczin – Stettino (PL); Collezione Annette e Peter Nobel, Zurigo (CH); Biblioteca Nazionale Széchényi della Repubblica di Ungheria, Buda, Budapest (HU); Vaszary Villa Múzeum, Balatonfüred (HU); Vaszary Villa Múzeum, Sala Socsz
Géza, Balatonfüred (HU), Gödöllői Liszt Fesztivál 2023 – Gödöllő (HU).


Nell’ambito di Parole Spalancate. 29° Festival Internazionale di Poesia di Genova
aperta tutti i giorni, ore 15-20 – ingresso libero
inaugurazione 8 giugno, ore 16

Consulta qui la Carta dei Servizi di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura