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Fondazione Palazzo Ducale Genova

«Tra riforma e rivoluzione» – così si potrebbe sintetizzare la posizione politica di Lutero, che avrebbe voluto una riforma sociale pacifica e nonviolenta, che i principi in alcun modo avrebbero accettato. Così si venne allo scontro armato, e non ha torto Bertolt Brecht nel dire: «Con la guerra dei contadini, sciagura massima della storia tedesca, furono strappati alla Riforma, per quanto concerne l’aspetto sociale, i denti per mordere». Lutero approva molte delle rivendicazioni dei contadini, ma non che le facciano nel nome di Cristo e ricorrendo alla violenza. I contadini invece ritenevano di potere e dover prolungare le linee della libertà cristiana nella direzione di nuove libertà civili e politiche. Sulla loro bandiera c’era scritto: Freyheit («Libertà!»). Thomas Müntzer, il «teologo della rivoluzione» (Ernst Bloch), incoraggiava i contadini ad abbattere il governo tirannico dei principi. Lutero invece predicava la «rivoluzione dall’alto», non dal basso. Dio avrebbe abbattuto il tiranno: nelle sue mani infatti sta il governo del mondo, ed egli lo esercita in due modi: con la Legge, attraverso lo Stato, e con l’Evangelo, attraverso la Chiesa. È questo il tema centrale dello scritto di Lutero del 1523: L’Autorità secolare, fino a che punto le si debba ubbidienza.

Nato a Torre Pellice (Torino) il 19 gennaio 1936. Studi universitari a Roma (Facoltà Valdese di teologia), Decatur Ga. (USA), Basilea. Dottorato di ricerca a Basilea con Oscar Cullmann. Pastore della Chiesa Valdese dal 1962, a Forano Sabino (Rieti) e Torino fino al 1976. Dal 1976 al 2002 Professore di Storia della Chiesa e Ecumenismo presso la Facoltà teologica valdese di Roma. Docente ospite presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo fino al 2016. Dottorato honoris causa dalla Università di Heidelberg. Presidente per due mandati della Società Biblica in Italia. Membro per 15 anni della Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio Ecumenico delle Chiese con sede a Ginevra. Dirige per l’Editrice Claudiana di Torino la collana «Opere scelte di Martin Lutero», della quale sono finora stati pubblicati 15 volumi. Tra le opere più recenti: La fede cristiana evangelica. Commento al Catechismo di Heidelberg (1563); L’Ultima Cena, anzi la prima. La volontà tradita di Gesù; Dal battesimo allo «sbattezzo». La storia tormentata del battesimo cristiano. Collabora stabilmente al Segretariato Attività Ecumeniche.