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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Acqua! Acqua! Da un problema invisibile al manuale di sopravvivenza alla siccità
martedì 23 gennaio 2024 ore 18, Sala del Minor Consiglio
L’acqua da problema invisibile è sfida quotidiana, useremo il manuale di sopravvivenza vegetale per resistere e adattarsi, a volte scappare per le crisi di siccità che derivano da una complessa interazione di vari fattori, tra cui i cambiamenti climatici. La riduzione della disponibilità di acqua e ll riflesso sull’agricoltura porta a conseguenze significative tra cui quelle sulla biodiversità. Le attività umane su scala globale e l’impatto delle biotecnologie sono attori in uno scenario in cui il mondo vegetale offre lezioni e reclama strategie per fronteggiare una serie di stress. Verrà sottolineato il ruolo della genetica, delle nuove tecnologie e di quei segnali chimici utilizzati dalle cellule vegetali per comunicare la situazione di stress. Verrà considerato come la siccità possa scatenare tensioni diplomatiche e, in casi estremi, sfociare in conflitti armati, in un mondo dove l’acqua diventa una risorsa sempre più preziosa e disputata.
Lucio Conti
Resistere, adattarsi, scappare: il manuale di sopravvivenza vegetale alla siccità
In questo contesto, cercherò di spiegare in modo più dettagliato come le popolazioni naturali affrontano una gamma diversificata di scenari di stress idrico. Successivamente, esploreremo come lo studio di tali strategie possa rivelarsi prezioso per rendere le piante coltivate più adattabili alle sfide della siccità nel futuro. Analizzeremo in modo critico i vantaggi e gli svantaggi di queste strategie. Nel corso di questo processo, sottolineerò il ruolo cruciale della genetica e delle nuove tecnologie di evoluzione assistita, mirate a modificare i segnali chimici utilizzati dalle cellule vegetali per comunicare la situazione di stress.
Le cellule vegetali si trovano costantemente a fronteggiare una serie di stress variabili, spesso scatenati da fattori esterni come la siccità. La convivenza con questa situazione stressante può essere sopportabile per la pianta, ma frequentemente richiede l’attuazione di strategie molto precise che sono il risultato di milioni di anni di pressione selettiva. Semplificando il problema, la sopravvivenza delle piante durante periodi di siccità dipende dalla loro abilità nel trattenere l’umidità, ridurre la perdita d’acqua e massimizzare l’assorbimento di quella limitata disponibile. Tuttavia, in realtà, le condizioni di siccità sono notevolmente variabili in termini di intensità e durata, il che rende le strategie di risposta delle piante molto più complesse e sofisticate.
Lucio Conti è Professore Associato di Genetica all’Università degli studi di Milano. La sua ricerca si concentra sull’indagine della base genetica e molecolare delle risposte delle piante allo stress idrico, con un particolare focus sull’adattabilità dei processi di fioritura in vari contesti di disponibilità d’acqua. È autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali. Il suo gruppo di ricerca gode di sostegno finanziario sia a livello nazionale, tramite il Ministero dell’Università e della Ricerca, che a livello internazionale grazie al contributo della Human Frontiers Science Program. Lucio Conti ha conseguito il suo dottorato in Scienze Biologiche presso l’Università di East Anglia nel 2006, dove ha svolto la sua ricerca al John Innes Centre di Norwich, nel Regno Unito. Dopo un secondo periodo di ricerca all’Università di Glasgow, è tornato in Italia nel 2010 e ha continuato la sua carriera di ricerca presso l’Università di Milano.
Chiara Tonelli
L’acqua: da problema invisibile a sfida quotidiana
Le crisi di siccità derivano spesso da una complessa interazione di vari fattori, tra cui i cambiamenti climatici, la diminuzione delle precipitazioni, l’aumento della richiesta di acqua causato dalla crescita demografica e l’espansione delle aree urbane, oltre a pratiche di gestione non sostenibile delle risorse idriche. La riduzione della disponibilità di acqua è direttamente correlata a perdite di colture e danni alle produzioni agricole, con conseguenze significative sulla diversità delle coltivazioni. Inoltre, in alcune regioni geografiche, la grave carenza d’acqua può scatenare tensioni diplomatiche e, in casi estremi, sfociare in conflitti armati, poiché l’acqua diventa una risorsa sempre più preziosa e disputata.
La mia presentazione affronterà diverse tematiche strettamente connesse tra loro. Per cominciare, tra tutte le attività umane, è innegabile che l’agricoltura emerga come il principale consumatore di risorse idriche su scala globale. Inoltre, la crescente necessità di aumentare la produttività agricola, considerando le limitate estensioni di terreno coltivabile e la costante crescita della popolazione umana, costituisce una sfida epocale per il campo scientifico. Infine, esploreremo come le biotecnologie possano essere utilizzate per affrontare e mitigare gli impatti delle crisi di siccità, migliorando la gestione delle risorse idriche e contribuendo alla sicurezza alimentare su scala globale.
Chiara Tonelli è professore emerito all’Università degli Studi di Milano. Già professore ordinario di genetica, è stata prorettrice alla ricerca dell’Università di Milano e ricopre attualmente la posizione di Presidentessa della Federazione Italiana di Scienze della Vita (FISV). Tonelli ha coordinato il Gruppo di Genetica Molecolare delle Piante presso il Dipartimento di Bioscienze, incoraggiando la formazione di decine di ricercatori. Ha pubblicato oltre 100 articoli su riviste scientifiche internazionali e ha diretto numerosi progetti finanziati da agenzie italiane e dall’Unione Europea. I suoi interessi scientifici si concentrano sullo studio dell’espressione genica nelle piante in risposta a stress e alle possibili applicazioni biotecnologiche di questi meccanismi. Chiara Tonelli è stata insignita di alcune onorificenze e riconoscimenti, tra cui l’elezione come membro EMBO (European Molecular Biology Organization). Ha fatto parte di diversi comitati scientifici nazionali e internazionali di valutazione come ERC e l’Armenise Harvard Foundation. La sua attività accademica è stata caratterizzata da un forte impegno nella divulgazione scientifica, anche nella veste di presidente del comitato scientifico della Fondazione Umberto Veronesi.
Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili
Qui Terra! Abbiamo un problema. Scienza Condivisa 2024, a cura di Alberto Diaspro e Enrico Paroletti, in collaborazione con la Società di Letture e Conversazioni Scientifiche
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foto di copertina di Koen Swiers