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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Le forme del futuro
Mostra cartografica a cura di Laura Canali
Le radici dell’assetto geopolitico del mondo futuro affondano nel passato lontano. L’avvenire delle potenze è largamente condizionato dalle loro origini. E dalle scelte fatte nei secoli per allargare il proprio spazio. Partiamo quindi, nel disegnare la postura delle potenze a metà secolo, da alcune carte che esemplificano questo percorso. Ad esempio, la formazione degli Stati Uniti d’America a partire da colonie britanniche lungo la costa atlantica che ne ha favorito l’espansione negli oceani. O, all’opposto, il caso russo: l’impero zarista ha sempre avuto una proiezione terrestre centrata sulla protezione di un territorio geograficamente molto esposto. Anche l’impero cinese ha alle spalle una vocazione continentale, che continua a coltivare ma che ora cerca di accompagnare con la corsa all’Indo-Pacifico. Infine, il caso turco, con la riscoperta della dimensione ottomana, accoppiata all’ambizione di diventare un riferimento panislamico.
Fra le incognite che contribuiranno a disegnare il mondo del 2051 c’è il fattore demografico. In particolare la debordante crescita della popolazione africana, in parallelo alla stagnazione e all’invecchiamento della maggior parte di quelle europee. La questione migratoria, in particolare di provenienza africana, avrà un notevole impatto sul nostro continente.