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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Attenzione! Il Festival di Limes è rinviato al 16 – 17 – 18 ottobre 2020
Il potere del mito. Come le potenze si raccontano grandi
Oltre e prima che realtà tangibile, la geopolitica è gioco di percezioni e rappresentazioni. Per definirsi come soggetti, accreditare un’immagine di sé, selezionare i tratti della propria fisionomia e della propria strategia che si intende proiettare all’esterno. Per affermare un’identità, generare influenza, imporre una volontà, stabilire una deterrenza. Così tutelando i propri interessi e lasciando un segno nel mondo.
A tal fine, il mito è strumento essenziale. Perché crea un’epica in cui gli attori geopolitici possano riconoscersi ed essere riconosciuti. Perché postula e cementa criteri identitari che fungono da guida e riferimento nell’affrontare i dilemmi dell’umano agire. Perché configura un elemento immanente, ancorché pro tempore, cui commisurare mezzi e fini.
Ma in quanto epica che aspira all’eternità, il mito è anche stereotipo, travisamento, rappresentazione parziale e idealmente statica di una realtà geopolitica complessa, dinamica e fattuale. Come tale può trasformarsi in prigione cognitiva, in feticcio. In un tabù che impedisce di cogliere appieno il senso delle dinamiche storiche, cercando per quanto possibile di orientarle.
La settima edizione del festival di Limes è dedicata all’esplorazione di questa dimensione dell’agire geopolitico, oggetto di narrazioni e propagande. Una dimensione immateriale, ma tutt’altro che marginale e densa di ricadute concrete.
Scopri il programma completo e tutti gli aggiornamenti anche su limesonline.com
Sala Liguria
LE FRONTIERE MOBILI
mostra cartografica a cura di Laura Canali
L’espansione territoriale verso terre sconosciute ha dato un’enorme spinta creativa all’essere umano. Immaginare di disegnare nuove linee nere sulla crosta terrestre, conquistando nuove esotiche terre, lo ha fatto sentire forte, potente, vitale. Le scoperte e le colonizzazioni hanno dato un impulso creativo alle arti di ogni genere e arricchito la vita dei colonizzatori con materiali, odori e colori magnifici mai visti in patria. Ma, come la storia ci ha confermato, il prezzo della colonizzazione lo stiamo ancora pagando, perciò il viaggio cartografico della mostra di Limes di quest’anno partirà dall’espansione verso ovest degli americani dell’Est. Dopo aver superato e inglobato questo spazio immenso, la nuova frontiera è il mare ed è attraversandolo che gli Stati Uniti cercheranno di avvicinare l’area di controllo alle coste cinesi. Tornando al di qua dell’Atlantico, dopo una mappa delle scoperte europee in Africa analizzeremo le attuali crisi libiche, siriane e irachene, con le ultime mappe di guerra. L’uomo disegna il proprio spazio vitale sulla crosta terrestre. Ma è proprio certo che dentro queste linee si senta poi veramente al sicuro? Non è forse arrivato il momento di ripensare lo spazio nel quale viviamo? In modo completamente diverso?
Visite guidate alla mostra a cura di Laura Canali con la collaborazione della Scuola di Recitazione – Teatro Nazionale di Genova
sabato ore 11.30 e 17; domenica ore 11.30 e 15.30