Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
Una mostra in due sedi:
Spazio 21, ex ospedale psichiatrico di Quarto,
dal 13 settembre al 10 ottobre 2019
Inaugurazione giovedì 12 settembre ore 18
Ducale Spazio Aperto, Palazzo Ducale,
dal 14 settembre al 13 ottobre 2019
Inaugurazione venerdì 13 settembre ore 18
Le mostre intendono documentare la produzione di Jane McAdam Freud nella sua residenza d’artista effettuata nell’arco del 2018 negli atelier di Arte terapia dell’IMFI (Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli) nell’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto di cui Claudio Costa è stato, dalla fine degli anni ’80, il promotore e l’animatore coinvolgendo attivamente nella struttura numerosi artisti di generazioni e orientamenti diversi.
Una selezione di installazioni di “oggetti trovati” sarà esposta nello Spazio 21 dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto e una selezione di elaborazioni grafiche su carta e un’installazione interattiva saranno esposte in Ducale Spazio Aperto a Palazzo Ducale.
Il referente tematico dell’evento scaturisce dalla relazione tra antropologia e psicoanalisi, rinviante al libro di Sigmund Freud, bisnonno dell’artista, Totem und Tabu del 1913 e, in parallelo, a quello omonimo realizzato da Claudio Costa, artista di segno antropologico-concettuale, nel 1988 e improntato ad un work in regress che muove dal presente per risalire alle origini delle società tribali primitive. L’intento sotteso alla mostra, è quello di far parlare, come dichiara la stessa McAdam Freud, ognuno con sè stesso, di far affiorare dall’opera l’inconscio dell’artista e dello spettatore, il tutto in una visione creativa di rigenerazione dei nomi, dei significati loro attribuiti, di nuove realtà conferite agli oggetti e ai concetti messi in opera. Sia i disegni tridimensionali che le installazioni detengono, accanto a un’indicibile forza primaria, una pulsione estremamente liberatoria, che motiva l’accostamento di Jane McAdam Freud a Claudio Costa.
L’iniziativa è promossa da I.M.F.I. – Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova – Assessorato alla Cultura, ASL 3 Liguria. Le mostre sono a cura di Viana Conti e Rossella Soro.
Jane McAdam Freud nasce a Londra il 24 febbraio 1958, prima di quattro figli di Katherine McAdam e Lucian Freud.
“Ho fatto arte sin da bambina e non ho mai desiderato fare altro!”
Artista concettuale multidisciplinare realizza sculture, installazioni e video. La sua ricerca artistica si muove ai margini in cui l’arte e la psicoanalisi si incontrano.
Un profondo legame con Sigmund Freud supporta l’interesse verso il rapporto che l’arte dell’inconscio gioca nell’arte. Questo ha guidato la sua ricerca dal 2005, quando ha iniziato una residenza artistica di 20 mesi al Freud Museum di Londra, culminando nella sua mostra, intitolata ‘Relative Relations’.
Si è diplomata alla Central School of Art nel 1981 e al Royal College of Art nel 1995, ha ricevuto la borsa di studio British Art Medal a Roma (86-89) e Freedom of the City nel 1995.
Le numerose mostre personali realizzate includono Gazelli Art House di Londra che ha rappresentato Jane a Londra, National Arts Club di New York, Pushkin Museum of Fine Art, Moscow, Wooyang Contemporary Art Museum in S. Korea e il Freud Museum di Londra.
Le sue opere sono rappresentate in collezioni pubbliche nazionali e internazionali tra cui il British Museum, la National Gallery Archives, Londra, Victoria and Albert Museum, London, l’Ashmolean Museum , Oxford e Fitzwilliam Museum, a Cambridge. Le collezioni internazionali includono il Brooklyn Museum, il National Arts Club, il Carnegie Museums di Pittsburgh, la Greek National Gallery e il Berlin State Museums.