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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Orario: dalle 11 alle 19 – tutti i giorni – lunedì chiuso
Biglietti:
Dondero + Giacomelli: bigl. unico € 4.
Dondero + Giacomelli + visita Torre: bigl. unico € 6.
Una mostra antologica di uno dei maggiori fotoreporter italiani, famoso a livello internazionale per il suo straordinario lavoro che, nel corso di numerosi decenni, ci ha restituito immagini e racconti che hanno segnato la storia della nostra contemporaneità. Fotografie note e inedite riguardanti reportage realizzati in ogni parte del mondo, ritratti di artisti, di letterati, scatti che ripropongono momenti storici in varie città d’Europa e volti di gente comune sono l’occasione per ripercorrere il lavoro di Dondero, in cinquant’anni di viaggi, impegno civile e sociale.
Sulle orme di colui che considera un maestro insuperato, Robert Capa, e del grande documentarista Joris Ivens, di cui diverrà amico, la sua attenzione si rivolge da subito alla fotografia ‘engagée’: guerre, conflitti sociali e politici, avvenimenti internazionali sono catturati e immortalati dal suo obiettivo. Celebre lo scatto che coglie il crollo del Muro di Berlino.
Nel 1959, davanti alla sede delle Editions de Minuit immortala Claude Simon, Claude Mauriac, Jérôme Lindon, Robert Pinget, Nathalie Sarraute e Claude Ollier, scrittori che appartennero a quella che in seguito fu chiamata la corrente del nouveau roman.
Mario Dondero ha ritratto i più grandi protagonisti del cinema e del teatro italiani del novecento e intellettuali di rilevanza internazionale, tra gli altri Beckett, Ionesco, Sartre e Simon De Beauvoir, Foucault, Althusser e Francis Bacon.
Biografia:
Di origini genovesi, nasce a Milano il 6 maggio 1928. Appena sedicenne è staffetta partigiana della brigata “Cesare Battisti”, in Val d’Ossola. Troppo pigro per assecondare il suo talento di scrittore e nonostante Enzo Biagi lo assuma giovanissimo a “Milano sera”, nell’immediato dopoguerra inizia la sua attività di fotografo. Collabora con l’”Avanti” , “L’Unità” e, successivamente, con la rivista “Le Ore”.
Legato al cosiddetto gruppo dei “Giamaicani” (i frequentatori del Bar Jamaica a Milano), Milan Alfa Castaldi, Camilla Cederna, Luciano Bianciardi, Giulia Niccolai, Carlo Bavagnoli, Ugo Mulas, Uliano Lucas, nel 1955 si sposta a Parigi dove collabora con “L’Espresso”, “L’Illustrazione Italiana”, “Le Monde”, “Le Nouvel Observateur”. Frequenta e ritrae scrittori e intellettuali francesi (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Jeshar Kemal).
Tra le sue foto più celebri, quella del gruppo degli scrittori del Nouveau roman scattata a Parigi nell’ottobre del 1959 davanti alla sede delle Editions de Minuit (Nathalie Serraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Claude Mauriac, Claude Simon, Jerome Lindon, Robert Pinget, Claude Ollier). Il suo interesse per l’Africa si è manifestato attraverso la collaborazione alle riviste Jeune Afrique, Afrique-Asie, Demain l’Afrique.