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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Le uniche notizie certe sul Cristo morto di Andrea Mantegna riguardano l’arrivo del dipinto nella Pinacoteca di Brera a Milano. Furono l’acume, la pazienza e l’impegno personale di Giuseppe Bossi, pittore e segreterio dell’Accademia Braidense, a permettere l’esportazione del dipinto dai confini dello Stato Pontificio. “Il tempo, che fa le repubbliche e gli imperi, farà viaggiare anche questo dipinto”, scriveva Bossi nel 1804. L’opera giunse a Milano tre anni dopo, ed entrò a far parte del patrimonio dell’Accademia di Brera nel 1824. Una vicenda fatta di attese, rinunce ed errate valutazioni, alla quale presero parte anche Antonio Canova e il potente cardinale Fesch, zio di Napoleone.
Rassegna I capolavori raccontati