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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Pasolini per l’Africa
mercoledì 26 gennaio 2022 ore 17.30, Sala del Minor Consiglio

In molte delle sue opera cinematografiche Pasolini usa il continente africano come sfondo per narrare l’arcaico e il suo impatto sulla modernità, per esempio in film come Edipo re (1967) o Il fiore delle mille e una notte (1974). Ma è soprattutto nei documentari dove vediamo un diverso e più profondo interesse per l’Africa e il suo rapporto con le lotte per la decolonizzazione. In questo mio intervento intendo ricostruire la posizione geopolitica di Pasolini nei confronti del continente africano, attraverso un’analisi della genealogia del pensiero terzomondista, da Gramsci e De Martino, a Léopold Senghor e Frantz Fanon. In particolare attraverso l’uso della forma del film-saggio, come in Sopralluoghi in Palestina (1965) e Appunti per un’Orestiade Africana (1970), intendo mostrare un lato di Pasolini terzomondista spesso dimenticato ma direttamente in dialogo con molte delle questioni globali del presente.
Luca Caminati

L’Africa e la sua diaspora ricorrono in maniera multiforme in tutto Pasolini (dal 1958 fino alla sua morte); esse sono riconducibili a quell’uso antitradizionale della tradizione che caratterizza l’opera, sempre molto legata sia al passato che al futuro. Nella pluralità dei testi, accanto a rivendicazioni terzomondiste e anticolonialiste, affiorano aspetti orientalisti e il riferimento esplicito al colonialismo italiano nel Corno d’Africa (tratto eccezionale per l’epoca). Inoltre Pasolini intuì anzitempo la rilevanza che avrebbero assunto le grandi migrazioni Sud-Nord in epoca postcoloniale. Le Afriche di Pasolini vanno comunque recepite all’interno di quello che ho definito il Panmeridione, ovvero un topos poetico-politico, che tende ad abbracciare tutti gli universi subalterni, contadini e meridionali in senso lato. Sullo sfondo vi è la centralità della Questione meridionale e l’uso personalissimo che Pasolini fece di Gramsci.
Giovanna Trento


Luca Caminati è professore di studi cinematografici e direttore del corso di laurea magistrale in “Film and Moving Image Studies” alla Concordia University di Montreal. È autore di Orientalismo eretico. Pier Paolo Pasolini e il cinema del Terzo Mondo (Bruno Mondadori, 2007), Il cinema come happening: Il primitivismo pasoliniano e la scena artistica italiana degli anni Sessanta (Postmedia, 2010), Roberto Rossellini documentarista. Una cultura della realtà (CSC/Carocci, 2012), e (con James Leo Cahill) del volume collettivo Cinema of Exploration: Essays on an Adventurous Film Practice (AFI/Routledge, 2021), nonché di numerosi articoli basati su teorie postcoloniali applicate ai discorsi orientalisti nel cinema e nei media italiani del secondo dopoguerra, con un interesse specifico per il cinema di non-fiction e le arti visive. Nel 2009-2010 ha ricevuto il Paul Mellon/National Endowments for the Humanities “Rome Prize”, premio assegnato dall’American Academy di Roma.

Giovanna Trento è autrice, fra l’altro, del volume Pasolini e l’Africa, l’Africa di Pasolini. Panmeridionalismo e rappresentazioni dell’Africa postcoloniale (2010). Dottore di ricerca in Antropologia dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, già docente di Italian Studies della University of Cape Town, è attualmente una ricercatrice indipendente


Rassegna Una mutazione antropologica. Pasolini e la Grande Trasformazione, a cura di Luisa Stagi
collaterale alla mostra Pier Paolo Pasolini. Non mi lascio commuovere dalle fotografie, attualmente in corso nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale

L’intervento di Luca Caminati sarà in collegamento dagli Stati Uniti, si potrà seguire la diretta streaming sul canale YouTube di Palazzo Ducale: clicca qui

Prossimi incontri:

Francesco Pivetta e Luisa Stagi
mercoledì 02 Feb, 2022
17.30
mercoledì 2 febbraio, ore 17.30 – Ogni diritto è crudele, incontro con Francesco Pivetta e Luisa Stagi
Alfonso Amendola e Ercole Giap Parini
mercoledì 09 Feb, 2022
17.30
mercoledì 9 febbraio ore 17.30 – “Non lasciamo che uccidano i poeti”. Produzione culturale, società, conoscenza e lavoro intellettuale in Pier Paolo Pasolini

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Per partecipare è richiesta la mascherina FFP2 e il Green Pass Rafforzato, verificato attraverso la app nazionale Verifica C19. Leggi di più

La fotografia di copertina è di Carlo Bavagnoli, 1960 ca.© Collezioni d’Arte Fondazione Cariparma – Donazione Carlo Bavagnoli