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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza… e del Jazz

Un viaggio insolito e originale, à rebours, nella musica e nelle canzoni che hanno accompagnato gli indimenticabili anni Venti.
Una stagione in cui si mescolano incertezza ed eccitazione per il futuro dà vita a canzoni popolate da donne fatali, scettici “blu”, migranti in cerca di fortuna, tanghi esotici, signorine fragili, madri eroiche, soldati in trincea. Disincanto e una vaga vena malinconica, ma anche jazz, ritmi sfrenati, contaminazione culturale, risveglio dei diritti civili, voglia di far esplodere tutta l’energia possibile. Quel decennio che la storia collocherà fra due guerre viene vissuto in maniera molto diversa da una parte e dall’altra dell’oceano: l’ Europa, non riesce a liberarsi dei traumi del primo conflitto mondiale, mentre l’ America ostenta una cieca fiducia nei miti del progresso e della ricchezza. Arriverà poi il 1929 a cambiare drasticamente le carte in tavola.
In un simile contesto trovano spazio importanti fenomeni artistici e musicali, dal Bauhaus ai primi Kabarett in Germania, dal Futurismo in Italia e Francia fino alla nascita e diffusione del jazz negli Stati Uniti. Non è arte vaga, slegata dalla società: in filigrana, le questioni della discriminazione razziale, della giustizia sociale, dell’emancipazione femminile, della libertà di pensiero. Spazi aperti, in cui l’intelligenza di autori e musicisti consentiva di affrontare temi politici, sentimentali, sociali con finezza e serietà, in contrasto con proibizionismo, moralismo, pregiudizi.
Dado Moroni, uno dei pianisti jazz italiani più noti e apprezzati nel mondo, con Simona Bondanza, interprete del repertorio tedesco tra le due guerre, riportano in vita la musica e le canzoni dell’epoca, in bilico tra Europa e America, accompagnati dalla narrazione dello storico dell’arte e curatore della mostra Gianni Franzone.


Evento collaterale alla mostra Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza, a cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone.
Ingresso libero, sino a esaurimento posti disponibili