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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Piazza Oberdan
domenica 30 marzo 2025 ore 17, Archivio Storico
Guglielmo Oberdan è considerato il protomartire dell’Irredentismo italiano. La piazza dove sorgeva la caserma in cui fu impiccato dalle autorità austriache gli venne dedicata dopo la “prima redenzione” di Trieste. Sulla medesima piazza di affacciava anche il “Narodni dom”, sede delle organizzazioni slave in città, che invece due anni dopo venne dato alle fiamme. La santificazione laica di Oberdan conobbe stagioni diverse, dal primo dopoguerra, al regime fascista, alla Resistenza ed al secondo dopoguerra con la nascita di un nuovo Irredentismo adriatico. La sua vicenda di simbolo del patriottismo italiano si intreccia, nei fatti e nei luoghi, con quella del principale antagonista novecentesco dell’italianità adriatica e cioè il movimento nazionale degli sloveni e dei croati.

Raoul Pupo ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Trieste, è stato componente delle Commissioni storico-culturali italo-slovena e italo-croata ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Parri. Si occupa di storia delle relazioni italo-jugoslave, della frontiera adriatica, delle occupazioni militari italiane dopo la prima e durante la Seconda guerra mondiale, delle logiche della violenza politica nel XX secolo e degli spostamenti forzati di popolazione nell’Europa del ‘900. Negli anni ’90 del secolo scorso ha promosso la ripresa di interesse, a livello storiografico, sui temi delle foibe e dell’esodo dei giuliano-dalmati. È anche fortemente impegnato nel campo della divulgazione della storia contemporanea adriatica. Fra le sue opere più note Il lungo esodo (Rizzoli); Trieste ’45 (Laterza); Fiume, città di passione (Laterza); Adriatico amarisssimo (Laterza) e Italianità adriatica: le origini, il ’45, la catastrofe (Laterza).