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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Madres de Plaza de Mayo
giovedì 27 marzo 2025 ore 19, Sala del Maggior Consiglio

L’intervento sarà articolato in tre parti. L’introduzione presenterà le dittature militari e i conflitti armati interni che, negli ultimi quarant’anni del Novecento, segnarono molti paesi dell’America Latina con una repressione di massa senza precedenti, dando conto anche dei movimenti in difesa dei diritti umani che si organizzarono nei vari paesi della regione. Si parlerà poi delle strategie repressive dell’ultima dittatura militare argentina (1976-1983), guardando alla nascita e allo sviluppo del movimento delle madri dei detenuti e degli scomparsi che scelsero, come scenario per denunciare i crimini della giunta militare, la Plaza de Mayo, cioè la piazza pubblica più antica e importante della capitale, situata nel luogo dove avvenne la fondazione di Buenos Aires. Una piazza di particolare importanza politica e simbolica, per gli edifici storici e governativi che la circondano, come per due importanti monumenti che celebrano la storia dell’Argentina. La scelta di questo luogo contribuì a dare al movimento delle Madres una grande visibilità e importanza facendone un modello di riferimento internazionale per la lotta in difesa dei diritti umani. Infine, si discuterà di come le Madres cambiarono di segno la “funzione materna”, trasformandola in una forma di ribellione politica che le portò a sentirsi protagoniste e portatrici di grande autorità morale nelle sfide messe in atto nei confronti del potere autoritario.


Maria Rosaria Stabili è professoressa emerita di Storia dell’America Latina presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Ha insegnato, in qualità di Visiting Professor, e tenuto conferenze presso molte Università europee e latinoamericane. Dal Governo cileno le è stato conferito, nel gennaio 2002, il titolo di Commendatore dell’ordine al merito “Gabriela Mistral” per l’Educazione e la Cultura e, in aprile 2013, il titolo di “Grande ufficiale” dell’ordine al merito “Bernando O’Higgins”. Il Ministero degli Esteri Italiani le ha conferito un riconoscimento per la sua intensa attività di promozione dei rapporti tra l’Italia e l’America Latina. Da ottobre 2018, è “Miembro Ilustre” della Facoltà di Storia, Scienze Politiche e Geografia della Pontificia Università Cattolica del Cile.

I suoi ambiti di ricerca sono la storia politica e sociale del Cono sudamericano nei secoli XIX e XX e, più specificamente, la storia delle élites, delle donne, dei movimenti sociali e dei diritti umani. Particolare attenzione dedica ai problemi teorici e metodologici relativi alle fonti orali e al rapporto tra storia e memoria.


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