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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Silvia De Laude, filologa romanza di formazione, è chargée de cours di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Ginevra. Ha curato, fra l’altro, l’edizione del discorso Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione per l’“Edizione Nazionale ed Europea delle Opere di Alessandro Manzoni”, con introduzione di Folco Portinari e premessa di Giovanni Macchia (2000), e collaborato con Walter Siti all’edizione delle opere complete di Pasolini per i “Meridiani” Mondadori (1998-2003). Tra i suoi ultimi libri, Mario Mieli. E adesso, Clichy, 2016; I due Pasolini. «Ragazzi di vita» prima della censura, Carocci, 2018; La rondine di Pasolini, con uno scritto di Alessandro Zaccuri, Mimesis 2018.

Manzoni. Il romanzo tra storia e invenzione

Il discorso Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione, pubblicato nell’ottobre del 1850, è il risultato di un’elaborazione tormentosa e più che ventennale. Lo studioso Carl Witte, che era stato a trovare Manzoni nel 1831, riporta dalla sua visita un senso di disagio. Lo scrittore aveva «un’espressione strana, ferita».

Parlava delle sue opere già pubblicate e di quelle che aveva in cantiere con imbarazzo. Aveva alluso a un saggio che con ogni evidenza lo turbava, e che avrebbe sviluppato «opinioni che nessuno si aspetterebbe dall’autore dei Promessi Sposi». Il romanzo era uscito da Ferrario quattro anni prima, e il saggio, che pareva pronto per la pubblicazione, lo liquidava senza pietà. Si trattava di una lettera aperta a Goethe e le idee che Manzoni vi sviluppava erano «per la maggior parte in contrasto con le sue opere». Vedremo di sciogliere questo groviglio, che porta sul terreno delle relazioni pericolose tra romanzo, storia e invenzione.

sabato 2 aprile, ore 15
Archivio Storico


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