Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
La memoria del 2 agosto nelle piazze di Bologna fra ritualità civile, public history e teatro partecipato
venerdì 28 marzo 2025 ore 16, Archivio Storico
Nei 44 anni trascorsi dalla strage della stazione (2 agosto 1980), la città di Bologna, tramite l’Associazione dei familiari delle vittime della strage e le istituzioni Comunali e Regionali, è stata epicentro di una straordinaria e diffusa politica della memoria, tanto più tenace quanto più la verità processuale procedeva a stento fra ostacoli e depistaggi, arrivando solo nel 2023 a sentenza definitiva della Corte d’Assise. Per la ricorrenza del 2 agosto si sono scelte fin da subito due piazze-simbolo ove far convergere una ritualità civile di grande impatto e sempre molto partecipata: Piazzale Medaglie d’Oro, di fronte alla stazione ove esplose la bomba, e Piazza Maggiore, cuore della città e fino a pochi anni fa sede del Municipio. Così la memoria traumatica, anno dopo anno, abita lo spazio pubblico e lo attraversa secondo modalità ritualizzate e flessibili, che hanno accolto nell’ultimo decennio originali e coinvolgenti progetti di public history in forma di teatro partecipato. Poco conosciuti oltre i confini della città, Cantiere Due Agosto. 85 storie per 85 palcoscenici (2017) e A destino (2022) sono due progetti che valgono la pena di essere raccontati, per riflettere sulla potenza affettiva e politica delle arti performative quando scendono in piazza e negli spazi urbani facendosi mediatrici di memoria.

Roberta Gandolfi è professoressa associata in Discipline dello Spettacolo presso l’Ateneo di Parma dove insegna “Storia del teatro contemporaneo” e “Culture sceniche e linguaggi della performance”. I suoi studi riguardano il teatro contemporaneo, in particolare il teatro politico in Italia e in Europa e gli intrecci fra teatro e storia.
Fra le sue pubblicazioni, Un’Istruttoria lunga più di trent’anni. Olocausto, memoria, performance al Teatro Due di Parma (Titivillus 2016) e (con Livia Cavaglieri) I teatri universitari nei territori del sociale. Storie, azioni, progetti (Bulzoni, 2022). Fa parte del Comitato scientifico di ORMETE (Oralità Memoria Teatro) ed è P.I. dell’unità di Parma per il PRIN 2022, Il teatro dei festival tra locale e globale: ripensare la scena in Italia tra gli anni ’50 e gli anni ’70.
Scopri qui gli altri appuntamenti di venerdì 28 marzo
e qui il programma completo de La Storia in Piazza XIV edizione. Le piazze della storia
