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Dove

Torre Grimaldina

Fondazione Palazzo Ducale Genova

Pittura, fotografia, video, progetti dalle Case Circondariali della Liguria

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C’è un rapporto tra la riduzione delle risorse alla scuola, alla cultura, al welfare e l’insicurezza sociale? Quanto costa l’ignoranza?
Su 67.961 detenuti negli istituti di pena 31.854 si collocano in una fascia tra l’analfabetismo e la licenza media inferiore. E all’opposto: c’è un rapporto tra la scuola, la cultura, il welfare con un’idea di carcere che possa riabilitare e non solo punire? La Costituzione italiana all’art. 27 dice di si: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Ecco perché la questione del carcere riguarda tutti noi.
Non solo per un fatto umanitario, per le condizioni di sovraffollamento, per il rischio che sempre più il carcere appaia una tragica “discarica sociale”. Ma perché il carcere può essere davvero uno strumento di crescita e di nuova cittadinanza.
Obiettivo di questa rassegna, che coinvolge istituzioni, gli spazi culturali della città, chi opera dentro il carcere e tanti detenuti che hanno accettato di “metterci la faccia”, è proprio quello di costruire e rendere visibile il possibile ponte tra carcere e città.
Un ponte “culturale” che ci metta in contatto con un “altrove” abitato da uomini e donne che sentono il bisogno di essere ascoltati, di farsi riconoscere come essere umani in grado di ricevere e produrre cultura.
Un ponte contro le paure.