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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Dal 17 marzo al 22 aprile prorogata fino al 28 aprile 2018
 
Sala Liguria
Orari: da lunedì a venerdì, 10-18
sabato, domenica e festivi 15-18
Ingresso libero


Mostra a cura di Federico Montaldo, inaugurazione venerdì 16 marzo 2018, ore 18 con la partecipazione di Roberto Francavilla, docente di Letteratura portoghese e brasiliana – Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, Università degli studi di Genova

Trent’anni di storia di un villaggio del sud del Portogallo dalla stagione gloriosa della lotta per la Riforma Agraria del 1975 sino ai primi anni del nuovo secolo.

Nell’agosto del 1975 Fausto Giaccone era uno dei tanti fotografi e giornalisti che seguivano la cronaca di quella estate calda, in cui si acuiva lo scontro tra gli strati della società più progressista guidati dai militari di sinistra e la reazione che cercava di smorzare la spinta della Rivoluzione dei garofani del 1974.
Per sfuggire alla ritualità di quelle manifestazioni e per cercare di trovare una chiave personale nella narrazione di quella fase politica, Giaccone lascia Lisbona e si dirige al di là del Tejo, dove, già da diversi mesi, erano iniziate le occupazioni dei latifondi da parte dei braccianti senza terra.
L’attenzione si concentra su di un villaggio del Ribatejo, Couço, al confine con l’Alentejo.
Il 31 Agosto Giaccone sarà testimone di un ciclo trionfale di occupazioni, ma soprattutto stabilirà dei rapporti umani con alcuni dei protagonisti delle occupazioni, che proseguiranno nel corso di decenni, dando luogo ad un libro “Una storia portoghese”, nel 1987, e ad altri ritorni, pubblicazioni per numerose riviste e infine anche un documentario nel 2010.


Fausto Giaccone nasce nel 1943, cresce a Palermo dove inizia gli studi di architettura che terminerà a Roma dove si trasferisce nel 1965. Gli eventi del 1968 segnano la sua scelta di dedicarsi interamente alla fotografia. Le prime collaborazioni con testate politiche romane come L’Astrolabio, Vie Nuove, Noi Donne, gli hanno permesso di seguire gli eventi del ’68 e di realizzare diverse campagne di documentazione nel meridione, in particolare in Sicilia, Sardegna e Calabria. Ha viaggiato per lavoro nei cinque continenti ma è nei pochi libri pubblicati che oggi ritrova lo sguardo che meglio lo rappresenta. Nel 1987 esce Una Storia Portoghese, sull’anno caldo della rivoluzione lusitana. Nel 2008 ‘68 altrove, ripropone i suoi primi reportage, realizzati 40 anni prima, nel 1968. Nel 2013 escono Volti di Cavallino Treporti, un racconto per immagini su di un comune della laguna veneta, e Macondo. Il mondo di Gabriel García Márquez, sui luoghi della vita e dei romanzi dello scrittore colombiano.