Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
Installazione di Jan Kuck e Miro Craemer,
dal 14 al 27 giugno 2021
Art Commission in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Etherea Art Gallery e il Festival Internazionale di Poesia di Genova presenta Time Matters, installazione multimediale degli artisti tedeschi Jan Kuck e Miro Craemer, a cura di Isabel Bernheimer e Virginia Monteverde.
Parte di un progetto nato durante il periodo di chiusura dei luoghi della cultura in Germania per la pandemia, l’installazione è una scritta luminosa al neon creata da Jean Kuck con le parole “Time Matters” ( Il Tempo conta), campeggia al centro dell’installazione, mentre Miro Craemer propone la proiezione della sua videoperformance “Vigor”. L’operazione artistica prevede il coinvolgimento attivo del pubblico di tutto il mondo, chiamato a rispondere alla domanda: “Che cosa cambieresti?” proposta sul sito web del progetto: www.timematters.art. Durante il primo allestimento a Monaco di Baviera sono arrivate oltre 3.000 risposte, che, proiettate su uno schermo, sono entrate a far parte dell’installazione. La domanda è rimasta aperta, e tuttora il flusso delle risposte continua ad affluire, arricchendo il progetto. Anche le nuove risposte faranno parte dell’installazione a Palazzo Ducale, proiettate insieme alle precedenti su uno schermo in continuo aggiornamento. Dopo la tappa genovese, il progetto Time Matters, promosso e patrocinato dal Ministero dell’Economia bavarese, sarà ospitato, tra luglio e settembre, in altre tre città tedesche: Norimberga, Augusta e Passavia. Nel 2022, l’installazione attraverserà l’Oceano e sbarcherà in Messico.
Gli artisti
Jan Kuck, nato nel 1978 ad Hannover, vive e lavora a Berlino. Nel suo curriculum studi di Legge e un master in filosofia e storia. Nella sua arte elabora con precisione sia gli aspetti arguti che quelli tragici della nostra società. I suoi materiali preferiti sono il cemento e il legno, ma anche il neon e il vetro. In contrasto con l’arte concettuale classica, oltre alla base filosofica, attribuisce grande importanza a un design esteticamente perfetto delle sue opere.
“L’arte è la filosofia che, attraverso la bellezza multidimensionale e l’arguzia tagliente, va dove le parole da sole non bastano più per porre le domande veramente fondamentali, inquietanti e, soprattutto, stimolanti.” Jan Kuck
Miro Craemer è nato nel 1969 in Baviera e ha studiato scienze teatrali, psicolinguistica e letteratura alla Ludwig-Maximilians-University di Monaco, prima di lavorare per più di 15 anni come designer e art director nel campo della moda pret-à-porter per aziende tradizionali. Dal 2007 lavora come artista e designer indipendente nel campo del tessile, dell’installazione, della danza contemporanea, della performance e dell’educazione all’arte. Ispirato dal concetto di “scultura sociale” di Joseph Beuys, Miro Craemer esplora nella sua arte la partecipazione delle persone provenienti dagli ambienti più diversi. Nelle sue opere, spesso interdisciplinari e interculturali, indaga il potenziale della creatività.