Salta al contenuto

Fondazione Palazzo Ducale Genova

Artisti in memoria della Shoah
dal 19 gennaio al 4 febbraio 2023, Torre Grimaldina e antiche carceri

Scopri qui il programma completo

Taglia il prestigioso traguardo della 15esima edizione SEGRETE-Tracce di Memoria, la più significativa rassegna d’Arte contemporanea dedicata in Europa al ricordo della Shoah, che ha il suo clou, come da tradizione, nella mostra che anche nel 2023 sarà allestita all’interno delle antiche celle della Torre Grimaldina, nel Palazzo Ducale di Genova. 

Sette artisti, provenienti da Italia, Germania, Croazia, Francia, Argentina e Stati Uniti, esporranno le loro opere nel suggestivo scenario che dalla prima edizione fa da sfondo ed è parte integrante di un’operazione artistica che si propone di tenere viva la Memoria della più grande tragedia del secolo scorso soprattutto nelle nuove generazioni, ormai distanti, anagraficamente, dai tempi bui della Seconda Guerra Mondiale, ma che mai come in questo periodo storico, segnato da un nuovo sanguinoso conflitto entro i confini della vecchia Europa, assume un  significato più ampio e universale di monito e condanna di tutte le guerre e le sofferenze che affliggono in tutto il mondo intere popolazioni vittime di eccidi, violenze, soprusi e discriminazioni per “ragioni” etniche, economiche e religiose.

Il critico d’arte Gabriele Romeo per la presentazione della mostra scrive:

Segrete Tracce di Memoria non vuole, con questa sua XVª edizione, essere soltanto uno spazio confinato nel quale conservare il ricordo delle vittime della Shoah. Genova ripristina momenti visivi ed emotivi grazie alle opere site specific appositamente studiate da artisti internazionali selezionati dalla cura di Virginia Monteverde per il circuito espositivo di “Segrete” nelle Antiche Prigioni della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale. Le opere presenti in mostra si rivelano, quindi, diari impersonali coattivi, da Genius Loci – progetto itinerante del duo artistico TTOZOI – ai resoconti emotivi, frammenti di vita interrotti da lacrime stalattiti, come nel caso della partecipazione dell’argentina Marcela Cernadas. A questi si aggiungono le ricerche estetiche e concettuali di Cristian Biasci, Johannes Vetter, Rachel Lee Hovnanian,  Živa Kraus, Giovanni Ricci-Novara.

Tutti loro, infatti, sembrano conservare  in un repositorium sacrale e trasformare in metamorfosi visive quelle poetiche parole che Salvatore Quasimodo ebbe modo di esprimere in Auschwitz (1956):

“ […] Restano lunghe trecce chiuse in urne

di vetro ancora strette da amuleti

e ombre infinite di piccole scarpe

e di sciarpe d’ebrei: sono reliquie

d’un tempo di saggezza, di sapienza

dell’uomo che si fa misura d’armi,

sono i miti, le nostre metamorfosi. […]”


Ingresso libero.
tutti i giorni ore 15 – 18.30

A cura di Art Commission in collaborazione con ILSREC e Goethe Institut Genoa e con la collaborazione di: ANPI, Biblioteca Universitaria di Genova, Festival internazionale della Poesia di Genova, Casa Luzzati, Memoriale della Shoah di Milano, La Casa della Memoria di Milano.

Consulta qui la Carta dei Servizi di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura