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Fondazione Palazzo Ducale Genova
La collezione Tacchini. Atto primo
Scultura e opere su carta
prorogata fino al 13 novembre 2022, Wolfsoniana di Nervi
A oltre quindici anni dal primo incontro tra Micky Wolfson e Francesco Tacchini, favorito dalla comune conoscenza con il gallerista Giovanni Paganelli, la Collezione Tacchini approda alla Wolfsoniana, ufficializzando così la stipula di un Trust tra Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e il collezionista per la gestione e la promozione della sua cospicua e preziosa raccolta d’arte.
Per questo primo evento espositivo ci si è orientati per una selezione di opere su carta e di scultura che potesse testimoniare la variegata identità e i principali caratteri distintivi della collezione. Due filoni principali si sviluppano all’interno di tale percorso: da un lato sono documentati alcuni aspetti salienti delle ricerche plastiche, grafiche e pittoriche in Liguria, negli anni a cavallo tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento; dall’altro si propongono, attraverso un’ampia e articolata panoramica internazionale, alcune tra le principali esperienze delle avanguardie storiche del ventesimo secolo.
Nel primo ambito si espongono, in particolare, significative testimonianze della cultura plastica in Liguria, con nomi di rilievo come Edoardo Alfieri, Eugenio Baroni, Edoardo De Albertis, Francesco Falcone e Adolfo Lucarini, posti a confronto con scultori di livello nazionale come Leonardo Bistolfi e Francesco Messina che, operanti nella nostra regione, contribuirono a ravvivare il già effervescente contesto di ricerca locale. Questa selezione di bronzi e di gessi si integra con i disegni e i dipinti su carta di alcuni tra i più celebri pittori liguri, documentando in tal modo le principali correnti espressive dell’epoca.
Nella sequenza delle opere afferenti al clima di ricerca delle avanguardie, oltre ai lavori artistici di rilevanti esponenti del primo e del secondo futurismo, come Cesare Andreoni, Giacomo Balla, Tullio Crali, Fortunato Depero, Gerardo Dottori e Gino Severini, si espongono anche pitture e disegni di alcuni celebri protagonisti internazionali, tra i quali Salvador Dalì, Sonia Delaunay, Natalja Goncˇarova, Julio Gonzales, George Grosz e Fernand Léger. A tali maestri del Novecento si affiancano alcune figure meno note in Italia, come Sa´ndor Bortnyik, Paul Joostens e Marie Vassilieff, che pure svolsero, tuttavia, un’attività di primo piano all’interno dei nuovi sperimentali fenomeni artistici dell’epoca.
Questa mostra ha visto, come sempre, il fondamentale contribuito di Gianni Franzone.
Al suo progetto e alla sua realizzazione ha continuato a lavorare
sino a quando gli è stato concesso dalla malattia che l’ha portato via prematuramente.
Per questa ragione l’esposizione e il riallestimento del museo,
che congiuntamente si inaugurano,
sono dedicati a Gianni con l’affetto
e la stima di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo
e di collaborare con lui.
A cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone
Orari
dal 1° aprile
da martedì a venerdì, ore 11-18; sabato, domenica e festivi, ore 12-19
lunedì chiuso
dal 1° novembre
da martedì a domenica, ore 11-17
Biglietti
intero 5€
ridotto 4€, consulta qui l’elenco delle riduzioni
ridotto 3€ bambini e ragazzi da 5 a 18 anni
gratuito bambini da 0 a 4 anni