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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Le biblioteche di Trimalcione. Le scritture ‘altre’ dell’Impero romano
sabato 16 marzo 2024 ore 12, Sala del Maggior Consiglio
Una lunga sezione del testo tramandato dei Satyrica di Petronio (I secolo d.C.) si svolge in una ricca domus della Campania, dove il padrone di casa Trimalcione, un liberto arricchitosi con il commercio, stupisce gli invitati con un banchetto tanto sfarzoso quanto bizzarro, millantando una cultura improbabile: addirittura si vanta di possedere ben «tre biblioteche: una greca, l’altra latina». E la terza? Qualcuno ha pensato a un problema di tradizione del testo; in realtà l’altezzoso Petronio, oltre a mettere ancora una volta alla berlina il semicolto Trimalcione, con questa sottile battuta intendeva affermare che nell’Impero romano solo il latino e il greco avevano diritto di cittadinanza nel mondo delle lettere. La terza biblioteca di Trimalcione – la sua biblioteca fantasma! – poteva essere al massimo un archivio di documenti redatti nella sua lingua madre, l’aramaico.
Sciovinismo degli autori classici a parte, le scritture ‘altre’ avevano libero accesso e circolazione nell’Impero romano? E in quale misura?
Giusto Traina insegna storia romana a Sorbonne Université e all’Università del Salento. Attualmente si sta occupando di storia militare e geopolitica antica, in particolare dei rapporti tra Roma e l’Oriente.
Ha pubblicato di recente Marco Antonio (seconda edizione, Laterza, 2022), La guerre mondiale des Romains. De l’assassinat de Jules César à la mort d’Antoine et Cléopâtre (Fayard, 2023); edizione italiana La prima guerra mondiale della storia, Laterza, 2023); I Greci e i Romani ci salveranno dalla barbarie (Laterza, 2023); Imperium. Il potere dall’antica Roma ai moderni modelli politici (Solferino, 2023).
Ha diretto il manuale Le fonti della storia antica (Il Mulino, 2023). Sta preparando, insieme a Federico Santangelo, un manuale di storia romana per Einaudi.