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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Genova al tempo di Rubens: uno sguardo a Oriente
mostre a Palazzo Rosso e a Palazzo Bianco, Musei di Strada Nuova
in collaborazione con Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica
11 novembre 2022 – 12 febbraio 2023
I magnifici tappeti Sanguszko
“I tappeti più belli del mondo”: capolavori dalla Persia del XVI secolo
11 novembre 2022 – 12 febbraio 2023 | Palazzo Rosso, Musei di Strada Nuova
A cura di Michael Franses
Una mostra eccezionale, sia per il numero rilevante di straordinari tappeti persiani del XVI secolo, presentati contemporaneamente per la prima volta in Italia, sia perché la prima parte del percorso presenta riunito uno dei più importanti gruppi di tappeti safavidi, costituito da manufatti prodotti nella città di Kerman e denominato “Sanguszko” dal nome della nobile famiglia polacca che ne ha posseduto uno degli esemplari più noti.
Si tratta di una serie di splendide opere d’arte create nel periodo safavide, alla metà del XVI secolo, da artisti di livello eccezionale. Realizzati con la tecnica dell’annodatura, impiegando filati di lana, cotone e seta di altissima qualità, questi meravigliosi tappeti sono caratterizzati da un’incredibile varietà di figurazioni che alludono alle bellezze della terra e alla vita ultraterrena. Veri e propri ‘giardini portatili’, parchi di delizie popolati di animali, angeli e musici, erano tenuti in massima considerazione e considerati degni delle dimore più sontuose.
Dei quattordici Sanguszko ancora esistenti, otto saranno visibili nelle sale del primo piano di Palazzo Rosso, mentre gli altri sei, per dare un quadro completo di questa tipologia, saranno presentati sotto forma di riproduzioni. Al secondo piano dell’edificio, invece, il pubblico potrà ammirare altri quindici meravigliosi tappeti, tra i quali nove in originale e sei sotto forma di riproduzione, provenienti sia da Kerman, sia da altri centri di produzione persiani, come Tabriz o Mashhad.
Databili al XVI e XVII secolo, questi manufatti, alcuni dei quali in passato accostati al gruppo Sanguszko, contribuiranno ad ampliare il panorama dell’arte del tappeto nell’epoca Safavide, offrendo ai visitatori l’occasione per scoprire altre tipologie e differenti tipi di decori. L’esposizione, realizzata in occasione del restauro di uno dei tappeti Sanguszko, finanziato dalla Fondazione Bruschettini e proprietà dell’Instituto Valencia de Don Juan di Madrid, è dedicata alla memoria di Alessandro Bruschettini, il grande intellettuale e collezionista genovese recentemente scomparso.
La città di Genova, sin dai secoli del Medioevo, è stata un centro nevralgico del commercio dei tappeti orientali, utilizzati dalle famiglie più abbienti nelle loro dimore e destinati ad impreziosire proprio gli edifici più importanti. In concomitanza con l’iniziativa, le sontuose sale del palazzo, grazie alla disponibilità di illustri prestatori pubblici e privati – tra i quali il Museo del Louvre, Il Museo del Tessuto di Lione, il Museo d’Arte Islamica di Berlino, il duca di Buccleuch, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Thyssen-Bornemisza, l’Instituto Valencia de Don Juan e la stessa Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica – potranno così nuovamente ospitare queste opere straordinarie che all’epoca d’oro dell’antica Repubblica certo non erano ignote alle nobili famiglie genovesi.
Direzione mostra di Elisabetta Raffo, Direttore della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, Genova, con Loredana Pessa, Conservatore Raccolte Ceramiche, Collezioni Tessili e Museo Luxoro, Musei di Strada Nuova, Genova
La mostra è organizzata da Comune di Genova, Direzione Attività e Marketing Culturale e da Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica
Figure Persiane. Rubens, i genovesi e l’arte Safavide
11 novembre 2022 – 12 febbraio 2023 | Palazzo Bianco, Musei di Strada Nuova
a cura di Loredana Pessa
La mostra, che si ricollega strettamente all’esposizione “I magnifici tappeti Sanguszko. “I tappeti più belli del mondo”: un gruppo unico di capolavori dalla Persia del XVI secolo”, aperta nello stesso periodo a Palazzo Rosso, presenta una serie di preziose opere persiane di epoca Safavide databili al XVI e agli inizi del XVII secolo, per la prima volta offerte all’ammirazione del pubblico italiano. Gli splendidi tessuti serici e le affascinanti miniature di collezione privata sono accomunati dalla presenza di raffigurazioni di personaggi in costume persiano che si riallacciano ai soggetti rappresentati sui tappeti esposti a Palazzo Rosso. Nei primi anni del Seicento, queste raffinatissime ed esotiche figure hanno colpito l’attenzione anche di Peter Paul Rubens, come testimoniano alcuni disegni ora conservati presso il British Museum, la cui riproduzione è visibile in mostra, insieme a quella dei numerosi dipinti in cui il grande maestro fiammingo ha inserito costumi, tappeti e tessuti persiani.
Nella stessa sede è esposta anche un’opera eccezionale, una miniatura persiana a soggetto biblico (Susanna e i Vecchioni), eseguita da un pittore persiano ispirato proprio da un modello di Rubens, testimonianza di un dialogo interculturale che ha coinvolto profondamente anche gli artisti che lavoravano nell’ambito dell’impero Safavide. L’interesse per la Persia Safavide era condiviso, nello stesso periodo, anche da molti genovesi, in linea con una tradizione di rapporti con questa parte del mondo orientale che risale al Medioevo. La città, che nel 1605 accolse Anthony Sherley, il celebre ambasciatore inglese di Shah Abbas, fratello di Robert, ritratto da Anton van Dyck nel 1622 in abiti orientali, continuava ad essere uno snodo importante del commercio con il Medio e l’estremo Oriente e l’afflusso di merci pregiate dalla Persia era assicurato anche grazie all’intermediazione di mercanti armeni. Una sezione della mostra è dedicata alla presenza di tappeti, tessuti e altri manufatti persiani nelle dimore nobiliari, attestata dai dipinti dell’epoca e dai documenti d’archivio, mentre la curiosità e l’attenzione della classe dirigente genovese nei confronti dell’Impero Safavide, in competizione con quello Ottomano, è rivelata anche dalle numerose opere a stampa dedicate alla storia e ai costumi persiani provenienti dalle biblioteche delle famiglie aristocratiche.
Musei di Strada Nuova, Palazzo Rosso e Palazzo Bianco,
Comune di Genova – Palazzo Tursi, via Garibaldi 9
Info e contatti
tel. 010 5572193 – museidistradanuova@comune.genova.it
Orari
da martedì a venerdì 9 – 18.30; sabato e domenica 9.30 – 18.30
lunedì chiuso