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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Martini maestro spirituale
venerdì 23 settembre 2022 ore 17.30, Sala del Maggior Consiglio
A dieci anni dalla morte, Carlo Maria Martini continua a sollecitare un pensiero aperto e critico dell’esperienza cristiana e a richiamare, dentro e oltre le religioni, il valore della spiritualità, dell’intima, molteplice e libera interrogazione del Mistero. Il teologo Vito Mancuso, che l’ha conosciuto e frequentato anche personalmente, aggiunge ai suoi celebri ritratti di maestri di spiritualità anche quello del grande Cardinale di Milano.
Mi angustiano le persone che non pensano, che sono in balia degli eventi. Vorrei individui pensanti. Questo è l’importante. Soltanto allora si porrà la questione se siano credenti o non credenti. […] Chi riflette sarà guidato nel suo cammino
In queste parole di Carlo Maria Martini, espresse al confratello gesuita Georg Sporschill durante una delle loro conversazioni a Gerusalemme nel 2007, emerge tutta la sua riflessione riguardo alla fede, intesa non tanto come accettazione di dottrine stabilite nel passato alle quali obbedire senza pensare, ma piuttosto come una particolare disposizione del pensiero. Fede intesa come fides qua creditur: non come confessione di dottrine e dogmi, quanto come un atteggiamento della mente e del cuore. In questa prospettiva la fede è quella disposizione che porta non semplicemente a capire un fenomeno ma a contribuire a farlo crescere e fruttificare: quella disposizione capace di dire alle situazioni e alle persone “io credo in te”, “mi fido di te”, facendo sì che ognuno dia il meglio di sé; la fede insomma, intesa come lievito evangelico.
A cura di Centro Studi Antonio Balletto
Ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili