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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Dov’è la festa? Come siamo cambiati
dallo sballo di Woodstock
al rito della dance
ingresso su prenotazione
Musica che scandisce i giorni che viviamo. E la bellezza che si fa disco:
Ho sempre pensato che non fosse solo un concetto estetico. Il dono dell’eleganza, della sensibilità, dell’ironia fanno parte di un istinto che rappresenta il bello degli esseri umani. Ho provato a immaginare la bellezza come un codice scritto dentro le persone speciali, quelle persone sono fonte d’ispirazione per chiunque gli stia vicino.
Ora suoni e idea del bello, dopo essere approdati al Festival di Sanremo con “Vedrai”, sono un album: “Il codice della bellezza”. Ma cosa vede un artista come Samuel in un pianeta musicale e discografico sotto rivoluzione copernicana? Il segreto, ancora una volta, è nell’allineare immagini ed emozioni e farle vibrare su un palco
Samuel, vero nome Samuel Umberto Romano, 45 anni, torinese, è autore, compositore e cantante. E’ stato il frontman dei Subsonica, con i quali ha scritto e pubblicato sette album, e ha dato vita al progetto Motel Connection. Eclettico, versatile nei concerti, ambizioso nella fase creativa e in studio di registrazione, nel 2016 ha scelto una vita da solista. Cambiando ancora una volta le coordinate della proposta musicale, più orientata all’introspezione e al disegno di relazioni sentimentali ma sostenuta da un electropop, è il caso di “Vedrai” presentata nel 2017 al Festival di Sanremo”, che diventa ballata intima e manifesto di nuovi codici estetici. Dall’11 maggio “Il codice della bellezza” è in tour e l’8 luglio sarà al Goa Boa festival di Genova.
Fare dischi, andare in tournée e incidere sulle coscienze di milioni di persone è profondamente cambiato. In sessant’anni, dall’esplosione del rock’n’roll, il modo di rappresentare sentimenti ed energie delle persone ha subito una rivoluzione copernicana. Prima c’erano i dischi in vinile e le radio, poi è arrivata la televisione, che si è trasfigurata in tv per soli giovani, costruita su un mondo di immagini e musica. I festival di pura, pacifica contestazione sono diventati happening che valgono il biglietto già dal loro brand, mentre la dance ha cancellato la rockstar in favore di una fusione totale fra sound, dj e pubblico immersi in scenografie lussureggianti. Persino la fisionomia di chi va sul palco è stata stravolta, non tanto per la moda da indossare, ma per quello che tutto il corpo trasmette oggi al pubblico
Luca De Gennaro, torinese, 57 anni, cresciuto in Liguria, è un dj, critico musicale e dirigente del gruppo Viacom. Conduttore a Radio Città e Radio Genova International, negli anni ’80 entra nel mondo radiofonico Rai, da “Planet Rock” a “Weekdance”. Come critico collabora, nel tempo, con Secolo XIX, l’Espresso, Rockstar, Musica di La Repubblica e Rolling Stone, ma non trascura l’attività didattica legata al suo ruolo nel mondo della programmazione musicale ed è visiting professor in numerose università. Inoltre gli è rimasta la passione per il dj set e lo si può trovare spesso in eventi proiettati nel sound più originale. Nel 1996 è entrato a Mtv, oggi è responsabile del settore musicale per Sud Europa, Medio Oriente e Africa. Dal 2016 dirige il canale VH1 Italia.
La prenotazione sarà nominativa e, pertanto, non cedibile e garantisce l’accesso alla Sala del Maggior Consiglio ma non il posto a sedere.
Inoltre, ti ricordiamo che per accedere all’incontro dovrai presentare la prenotazione (stampata o su smartphone).
Sarà possibile accedere alla Sala del Maggior Consiglio dalle 20.30 e non oltre le 20.50.
Rassegna It’s only rock’n’roll