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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Il video di Aline Zeltner Il pescatore è stato girato a Camogli durante l’estate 2013 grazie al premio della Fachausschuss Audiovision und Multimedia della città di Basilea. Viene presentato per la prima volta in Italia. Il pescatore scruta la superficie dal mare e comincia a pescare oggetti non chiaramente identificabili, che fluttuano nell’elemento acquatico con giochi di luce e di colori. Ad un più attento sguardo queste creature sottomarine, issate all’interno della barca, rivelano la loro vera natura: comune denominatore di tutte è di essere creature composte di plastica. Rifiuti? Sculture? Gli oggetti assemblati dal lavoro dell’artista sembrano assumere nell’immagine video sembianze positive, in sequenze che rimandano ad una suggestiva e surreale danza sottomarina.
Tra il 135° e il 155° meridiano Ovest e fra il 35° e il 42° parallelo Nord si trova il Great Pacific Garbage Patch, un’enorme isola galleggiante composta da rifiuti di plastica, materiale estremamente resistente e destinato a permanere nell’ambiente per centinaia di anni. Quest’isola artificiale, creata dall’accumulo di oggetti trascinati dalle correnti marine si sta espandendo, mettendo in evidenza in modo inconfutabile il problema dell’inquinamento oceanico da parte dei polimeri.
Aline Zeltner in questo video riflette sulla nostra relazione con gli scarti della produzione industriale attraverso una pesca, ad un primo sguardo suggestiva, che diventa quindi denuncia dell’enorme e sottovalutato inquinamento dei mari.
L’artista fa riferimento, attraverso la figura del pescatore, al ruolo stesso dell’artista, chiamato a portare alla luce l’opera d’arte, come sostiene Giorgio Agamben ne L’uomo senza contenuto. Aline Zeltner costruisce le sequenze di immagini in stretta relazione con il suono: la traccia audio, composta da sonorità registrate dentro ciotole di porcellana piene d’acqua, contribuisce a rafforzare la dimensione onirica delle immagini.
Il video è stato realizzato in collaborazione con il cameraman Camilo Moreno e con i musicisti Tomoko Sauvage e Michael Zaugg.
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