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Fondazione Palazzo Ducale Genova

presentazione del libro I Tolki
mercoledì 13 novembre 2024 ore 18, Sala del Minor Consiglio

Insieme all’autrice interviene il collettivo ,Poet-.

Chandra Livia Candiani l’ha definita «un’opera magica», Mariangela Gualtieri l’ha portata in teatro e al cinema provando a trasporre la «sua unica straordinaria musica»: per la prima volta viene raccolto in un unico volume il lavoro decennale di Ida Travi, la saga dei Tolki. Nel corso del tempo Ida Travi ha abitato i confini dell’editoria e della letteratura, anche se è sempre riuscita magicamente a rintracciare chi ama le parole e il loro mistero, di cui questi esseri chiamati Tolki sono l’incarnazione. Figure scontornate, residui d’una famiglia millenaria, parenti a venire, o antidiluviani: questi sono i Tolki, così Ida Travi li descrive. Sacri e miserabili, misteriosi e semplici, fantasmi provenienti dalla vita di ciascuno, una vita che teme di essere pronunciata. Usano un linguaggio povero, duro come una colpa, leggero come una liberazione. Si avvicinano ai loro lettori con circospezione, non sanno se fidarsi, se confidare i loro segreti, rivelare da dove vengono, cosa li anima, dove vanno. Se lo facessero, però, i lettori scoprirebbero da dove vengono le parole, cosa le anima e dove vanno: conoscerebbero il futuro del mondo.


Tradotta in molte lingue l’opera di Ida Travi si muove tra oralità e scrittura. In prosa Ida Travi ha esposto la sua poetica nei saggi L’aspetto orale della poesia 2000, Selezione Premio Viareggio e Poetica del basso continuo, Moretti&Vitali 2015. Dal 2011 va componendo in frammenti l’epopea dei Tolki, ampia narrazione poetica in otto libri: questa epopea contemporanea non narra gesta eroiche ma traccia figure d’esseri umani ‘sacri e miserabili, misteriosi e semplici’, parlanti una lingua ridotta all’osso. Gli otto libri/episodi sono ora ampliati e raccolti in volume da Il Saggiatore, 2024, Premio Napoli e Premio Dessì 2024.

Ida Travi ha scritto radiodrammi e testi per il teatro e per la musica. La culla sul mare in scena al Teatro Romano di Verona, musica di Andrea Mannucci, Suvini&Zerboni. voce cantante Antonella Ruggiero. Il lavoro drammaturgico Diotima e la suonatrice di flauto, Baldini Castoldi Dalai, 2005, è libretto d’opera a firma del M° Andrea Battistoni, 2011.


Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili

Rassegna Zhemao. Ovvero la miniera di Kashim e altre storie, a cura di Ilaria Crotti – Falsodemetrio

Prossimo appuntamento:

Maria Grazia Calandrone
mercoledì 04 Dic, 2024
18.00
presentazione del libro “Magnifico e tremendo stava l’amore”