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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Eventi a Palazzo Ducale

domenica 21 gennaio dalle ore 10, Storia Patria
Dall’alba al tramonto
Lettura integrale del libro Dal giardino all’inferno di Mara Fazio, Edizioni Bollati Boringhieri

Nel 1928 Ludwig Lindner, un liberale protestante, viene nominato console della Repubblica di Germania a Genova e sposta in Liguria la sua famiglia, composta dalla moglie, Elisabeth Binswanger, di famiglia ebraica, e dai figli Lore e Wolfgang. Lore era la mamma dell’autrice di questo libro.
Tra i due rami della famiglia – quello che resta in Germania e quello trapiantato in Italia – intercorre un fitto carteggio: centinaia di lettere scritte con cadenza regolare dalla nonna Lina e dalla sua nipotina Anneliese, destinate ai parenti «italiani». Trascritte e tradotte nei loro passaggi più importanti, queste lettere rappresentano ora un documento eccezionale, che ci permette di vivere in presa diretta le vicende di una famiglia ebraica tedesca dall’ascesa al potere di Hitler, nel 1933, alla deportazione delle due donne, nel 1942. Dalla serenità di un giardino sulle rive del Danubio all’inferno del Lager.
Il carteggio, composto di parole sincere, intime, familiari, strazianti, descrive nel suo complesso il lento percorso, durato nove interminabili anni, attraverso il quale nonna e nipote vengono condotte senza pietà, umiliazione dopo umiliazione, all’esito atroce della deportazione e della morte.
Grazie al lavoro di contestualizzazione storica operato da Mara Fazio, in queste pagine il lettore ha il privilegio di seguire la storia in prima persona, condividendo la commozione, l’angoscia, le esili speranze, la dignità, l’impotenza e il terrore che le parole di queste lettere ancora suscitano a distanza di ottant’anni. Ed è tanto più importante che l’operazione di recupero di questo materiale unico sia stata compiuta proprio da Mara Fazio, una diretta discendente, che oltre alla competenza storiografica mostra una dedizione ostinata, ispirata da profonda pietas filiale, dolorosamente percepibile.

In collaborazione con il Centro Culturale Primo Levi
nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023


venerdì 26 gennaio ore 10.30, Sala del Maggior Consiglio
Cerimonia Ufficiale

Oratore Ufficiale: Marcello Flores
Premiazione delle scuole che hanno partecipato alla prima fase del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”
Consegna delle medaglie d’onore, concesse dal Presidente della Repubblica, ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti
Conduce
Franco Nativo (Primocanale)


domenica 28 gennaio ore 16.30, Sala del Maggior Consiglio
PERNONDIMENTICARE2024 *comepotremonoicantare – voci dal silenzio

Mise-en-voix del poema Exodus di Benjamin Fondane (tradotto dalla Fondazione Devoto)
musiche corali di Arnold Schönberg (rielaborate da Filippo Tatulli), Gideon Klein, Viktor Ullmann e Ilse Weber.

Il compositore Arnold Schönberg, per tutta la vita inteso a confrontarsi artisticamente con la complessità delle proprie radici ebraiche, nel Sopravvissuto di Varsavia mette in scena il momento in cui gli internati di un campo, sottoposti a ogni più crudele vessazione fisica e morale, riscoprono la forza della loro dignità intonando tutti insieme l’antico canto Shema Israel, spontaneamente, «come d’intesa». In un altro luogo dell’infamia, a Terezin, i compositori Gideon Klein e Viktor Ullmann elaboravano, all’ultimo respiro, stupefacenti partiture corali ricreando nella loro lingua musicali materiali della tradizione jiddish che donne, uomini e persino i bambini del campo avrebbero provato ed eseguito durante il loro internamento. lI visionario poeta rumeno Benjamin Fondane in Exodus, sua opera capitale e testamentaria, scritta in francese poco prima del suo assassinio ad Auschwitz, rappresenta il destino secolare di esilio del popolo ebraico e la sua attuale incarnazione nella fuga dalla Parigi occupata dai nazisti, nella forma di un personale contrappunto al salmo 136: è ancora possibile cantare sulle sponde dei fiumi di Babilonia?  

L’esperienza condivisa e comunitaria del canto, fatto di musica e poesia, ha rappresentato e rappresenta un luogo di resistenza possibile contro i processi di disumanizzazione dell’uomo, dolorosamente attivi in ogni tempo. Al cantare insieme, dopo gli incontri dedicati a Brundibar, a Josef For, a Giobbe nella poesia tedesca, a Charlotte Salomon e al suo Vita? o Teatro?, a Kurt Weill e al Jean sans Terre di Yvan Goll, sarà dedicato il Giorno della Memoria 2024, proponendo la lettura drammatizzata dal Teatro Universitario il Falcone delle visionarie parole poetiche di Benjamin Fondane in contrappunto con una trascrizione appositamente commissionata del Sopravvissuto di Arnold Schönberg per ensemble strumentale scolastico e con l’esecuzione proposta da cori amatoriali riuniti per l’occasione di opere polifoniche di Weber, Ullmann, Klein.  

A cura della Fondazione Giorgio e Lilli Devoto e dell’Associazione Musica e Cultura San Torpete


martedì 30 gennaio ore 18, Munizioniere
«La Resistenza ebraica in Europa»

incontro con Daniele Susini

A cura del Centro Culturale Primo Levi


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