La politica della nostalgia regressiva nel XXI secolo
martedì 7 maggio 2024 ore 18, Sala del Minor Consiglio

L’uso del passato al centro di tre fenomeni-chiave del XXI secolo quali la Brexit, la presidenza Trump e il regime di Putin è l’oggetto di questa conferenza. Brexit, Trump e Putin sono evidentemente tre vicende molto diverse. Lo dicono le ben diverse traiettorie storiche dei tre paesi e la netta differenza fra i due regimi liberaldemocratici di lingua inglese e quello autocratico del despota russo. Lo conferma la drammatica curvatura assunta definitivamente dal putinismo con l’invasione dell’Ucraina. Eppure, i tre fenomeni sono accomunati da una “nostalgia regressiva”, una rilettura strumentale e manipolatoria di un passato autocelebrativo e consolatorio, largamente immaginario e richiuso su sé stesso, prigioniero di un rimpianto nazionalistico senza aggettivi.  

Ferdinando Fasce, già ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Genova. Organization of American Historians Foreign-Language Book Prize per il miglior libro di Storia degli Stati Uniti in lingua straniera. Corresponding editor del “Journal of American History”. Autore di numerosi saggi e volumi fra cui An American Family. The Great War and Corporate Culture in America (Ohio State University Press, 2002); I presidenti Usa. Due secoli di storia (Carocci, 2008); Le anime del commercio. Pubblicità e consumi nel secolo americano (Carocci, 2012); La musica nel tempo. Una storia dei Beatles (Einaudi, 2018) e I Beatles in Italia, in P. Carusi e M. Merluzzi (a cura di), Note tricolori. La storia dell’Italia contemporanea nella popular music (Pacini, 2021).

Ingresso libero, sino ad esaurimento dei posti disponibili

Incontro collaterale alla mostra Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, a cura di Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva