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Fondazione Palazzo Ducale Genova
L’ombra della bomba
presentazione dell’ultimo numero di Limes, rivista italiana di geopolitica
lunedì 17 ottobre 2022 ore 18, Sala del Minor Consiglio
Il 30 settembre scorso, con il discorso di 37 minuti in cui proclamava l’annessione delle parti di Donbas “liberate”, Vladimir Putin ha fatto fare un nuovo, pericoloso salto di qualità e intensità alla guerra scatenata sul finire di febbraio per la conquista dell’Ucraina.
Da questo palese ma cruciale fatto prende le mosse il nono numero del 2022 di Limes, il cui titolo – L’ombra della bomba – segnala la piega critica presa dagli eventi.
Da un lato l’indiscutibile vantaggio militare che l’esercito ucraino va consolidando grazie alla copiosa e fondamentale assistenza occidentale (statunitense in primis). Tanto da far balenare alla NATO, all’Ucraina e alla Russia stessa la concreta, crescente possibilità di una sconfitta russa.
Dall’altro lato, proprio in virtù di tale circostanza, l’aumento della imprevedibilità del Cremlino, dove un Putin alle corde potrebbe tentare l’impensabile. Compresa l’escalation nucleare, anche per ricompattare un fronte interno che mostra vistose crepe. Nonché per richiamare all’ordine gli alleati dello spazio ex sovietico, sempre più insofferenti gli uni degli altri e dell’avventurismo di Mosca.
La prima parte del volume, “La Russia barcolla”, dà specificamente conto di questa fase critica della traiettoria russa, in cui un disordinato e violento tramonto del putinismo – con le relative, eventuali conseguenze sulla tenuta della federazione – non può essere escluso a priori.
La seconda parte, “Fame e sanzioni”, si concentra sulle pesanti ricadute economiche, in Russia e altrove – soprattutto in Europa – del conflitto. Ricadute che si vanno profilando lunghe, profonde e per certi versi strutturali, contribuendo alla destrutturazione del quadro di sicurezza continentale.
La terza e ultima parte, “La guerra s’ingrandisce”, prende in esame le già visibili conseguenze delle difficoltà russe sugli equilibri centroasiatici e caucasici, dove annosi attriti regionali e la sopita, ma sempre latente rivalità tra Mosca e Pechino nello spazio ex sovietico sembrano destinate ad aumentare. In gioco c’è l’influenza su questa grande porzione dello heartland eurasiatico, in prospettiva di nuovo contendibile.
In collaborazione con Limes, rivista italiana di geopolitica
Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili