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Fondazione Palazzo Ducale Genova

L’antisemitismo dalla religione alla politica: ragioni e trasformazioni di un pregiudizio
martedì 17 settembre 2024 ore 18, Sala del Maggior Consiglio

L’antisemitismo ha le sue origini nella contesa tra i monoteismi, si sviluppa e diffonde nelle società come diffidenza culturale ed economica verso le minoranze ebraiche, e oggi aggancia pienamente il dibattito politico internazionale. All’inizio e a lungo si è indentificato con l’antigiudaismo militante delle Chiese cristiane, fino a non molto tempo fa proclamato persino nella liturgia cattolica. Quando i cristianesimi lo hanno accantonato, è stato rilanciato dall’islamismo radicale, in una chiave in cui il tratto religioso si coniuga strettamente con quello politico. Anche nel mondo laico, all’antisemitismo tradizionale si è unito un antisemitismo nuovo, di matrice soprattutto politica, alimentato dalla critica dell’occidente capitalista e dall’avversione per Israele. D’altra parte, anche l’accusa di antisemitismo, non di rado, si limita a demonizzare le critiche degli avversari di Israele e della sua politica, di fatto politicizzandosi a sua volta. Ma, anche se è diventato una variabile del discorso politico, l’antisemitismo conserva legami profondi con le sue radici religiose, sia in chi lo pratica, specie nel mondo islamico, sia in chi se ne difende, specie nelle comunità ebraiche ortodosse, non senza difficoltà per il cristianesimo, che, dopo secoli di militanza antisemita, lo ha, almeno ufficialmente, rifiutato.


Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 Enzo Bianchi si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità la quale è giunta a contare novantadue membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (1981-2016), Ostuni,  Assisi, Cellole-San Gimignano e Civitella San Paolo. È stato priore della comunità dalla fondazione fino al 25 gennaio 2017.

Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica.  Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa.

Ha insegnato teologia biblica alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Membro del Consiglio del Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse e orientali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha fatto parte della delegazione nominata e inviata da papa Giovanni Paolo II a Mosca nell’agosto 2004 per offrire in dono al patriarca Aleksij II l’icona della Madre di Dio di Kazan. Ha partecipato come “esperto” nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (ottobre 2012). Papa Francesco l’ha nominato “uditore” (con possibilità di intervento) al Sinodo dei vescovi sui Giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale (ottobre 2018).

Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nel 2007 ha ricevuto il “Premio Grinzane Terra d’Otranto”, nel 2009 il “Premio Cesare Pavese” e il “Premio Cesare Angelini” per il libro  Il pane di ieri, nel 2013 il “Premio internazionale della pace”, nel 2014 il “Premio Artusi”, nel 2016 il “Premio Europeo Emmanuel Heufelder per l’opera di Ecumenismo e Dialogo”. Dal 2014 è cittadino onorario della Val d’Aosta e di Nizza Monferrato, dal 2017 della città di Palermo. Nel 2019 ha ricevuto il premio Resistenza Città di Omegna, e il premio Persona Fraterna dalla diocesi di Lanusei. Nel 2022 ha ricevuto il Premio letterario Giampaolo Rugarli.


Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili

In collaborazione con Centro Studi Antonio Balletto