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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Il mito dell’androgino compare nel Simposio di Platone, celebre opera dedicata alla definizione dell’amore, e precisamente nel discorso di Aristofane. In questo discorso – al di là del fascino del racconto mitico – vediamo che il livello dell’analisi si innalza dall’encomio di Eros o dalla interpretazione del desiderio erotico, caratteristici dei discorsi che lo precedono, fino a diventare un discorso sulla natura umana. Gli esseri umani descritti da Aristofane sono esseri dimidiati, che soffrono la mancanza della loro metà: “Al desiderio e alla ricerca dell’intero si dà il nome di Eros”. L’amore è quindi espressione del fatto che la natura umana ha costitutivamente bisogno della relazione con l’altro: un’idea che anticipa l’amore romantico. Va notato che il discorso di Aristofane mette tutte le inclinazioni erotiche sullo stesso piano, offrendo quindi una compiuta giustificazione dell’amore omosessuale, che è il fine condiviso da tutti i partecipanti al Simposio.
Claudia Mancina insegna Etica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza. Si è occupata di filosofia della famiglia, di religione e politica, di multiculturalismo, di etica femminista, di cultura politica della sinistra. Tra i suoi scritti più recenti: Tra pubblico e privato: la scoperta dell’intimità, in C. Mancina-M. Ricciardi; Famiglia italiana, Roma, Donzelli, 2012; Multiculturalismo, in C. Botti, Le etiche della diversità culturale, Firenze, Le Lettere, 2013; Berlinguer in questione, Roma-Bari, Laterza, 2014.
Ha redatto la voce Miriam Mafai per il Dizionario biografico degli italiani della Enciclopedia Italiana (on line).
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