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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 1- Palazzo Ducale
piazza Matteotti, 9

Siamo nel cuore della vita istituzionale della Repubblica di Genova.
Alla fine del Duecento la sede del governo si sposta dal “Palazzo del Mare” (San Giorgio) a qui: vengono acquistati e uniti due edifici appartenuti ai Doria e ai Fieschi, e sorge il primo nucleo di Palazzo Ducale che da quel momento cresce insieme alla città.

Le parti medievali più evidenti sono la Loggia degli Abati, oggi spazio espositivo ben riconoscibile dall’esterno, e la torre Grimaldina, poi adibita a carceri (aperte al pubblico).

Segue l’importante ristrutturazione cinquecentesca, nel momento di maggior fermento urbanistico e architettonico della città, successivo alla riforma di Andrea Doria del 1528, in base alla quale le famiglie si organizzano in “alberghi”, ossia consorterie di più casate “alleate” e per lo più residenti nella stessa area cittadina, e la durata del dogato, prima a vita, diventa ora biennale. Ciò garantisce maggiore stabilità, meno lotte intestine e quindi più prosperità.

Il risultato del lavoro dell’architetto Andrea Ceresola, detto il Vannone, è ciò che vede Rubens: l’armonioso gioco di archi del cortile coperto, l’elegante colonnato di quello scoperto e il monumentale scalone.

Il doge, carica suprema del governo, abitava qui con la sua famiglia e doveva anche provvedere agli arredi dell’appartamento a sua disposizione situato al piano nobile. Proprio nelle sale che ospitavano la sua temporanea dimora, è allestita la grande mostra Rubens a Genova curata da Nils Büttner e Anna Orlando, prodotta da Comune di Genova, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa, con il supporto e la partecipazione dello Sponsor Unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A.

Buona visita!


Genova per Rubens. A Network, l’itinerario