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Fondazione Palazzo Ducale Genova

L’Associazione The American Friends of the Palazzo Ducale Genoa è stata istituita nel 2020 con lo scopo di diffondere tra il pubblico americano le attività espositive e culturali della Wolfsoniana e di Palazzo Ducale e di sostenerne finanziariamente i progetti, attuando uno scambio di collaborazione con la Wolfsonian–Florida International University e altri musei, fondazioni ed enti educativi negli Stati Uniti.

Presidente
Mitchell Wolfson Jr

Vice Presidente
Michael Hughes

Segreteria
Silvia Barisione

Tesoreria
Lou Miano

Direttore Onorario
Aurelia Reinhardt


Acquisizioni di AFPD in esposizione alla Wolfsoniana

Il monumentale dipinto Nicolò Garaventa e i giovani “garaventini” nella nave-scuola Redenzione di Domingo Motta (Genova 1872-1962) – pittore di cui è già presente nel percorso della Wolfsoniana una suggestiva opera del 1898, Lo spaccapietre, ispirata ai modelli stilistici e iconografici del realismo sociale ottocentesco. L’opera Nicolò Garaventa e i giovani “garaventini”…, presentata all’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1898 e realizzata molto probabilmente su commissione, documenta una tra le più affascinanti storie di filantropia genovese: quella dell’educatore e benefattore Nicolò Garaventa che, ricevuto in dono da Umberto I il brigantino della Marina sarda Daino (poi ribattezzato Redenzione), attrezzò la nave a istituto di recupero per giovani emarginati.


Luci di guerra (1918) di Federico Maragliano (Genova 1873-1952), pittore genovese noto per i suoi paesaggi caratterizzati da una precisa cura descrittiva, è un prezioso documento iconografico della difesa antiaerea approntata dal capoluogo ligure durante la Prima Guerra Mondiale per prevenire i paventati attacchi alle strutture portuali e, in particolare, agli stabilimenti di industria militare dell’Ansaldo.


Il dipinto La Madre (1921) di Giovanni Costantini (Roma 1872 – 1947) fa parte della serie Lacrime di guerra, realizzata dall’artista dopo la Prima guerra mondiale: una straziante contestazione pittorica degli orrori di un conflitto globale, in cui per la prima volta le potenze mondiali si scontrarono utilizzando la micidiale tecnologia delle armi moderne. Il dipinto raffigura una donna in fabbrica che sta assemblando un proiettile. L’immagine, carica di temi attuali e moderni, femminista e patriottica, mostra il carattere contraddittorio di tale azione: la donna, che sta per dare alla luce una nuova vita, partecipa alla produzione di un’arma di morte.