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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 31 – Palazzo Franco Lercari-Parodi
via Garibaldi, 3

Un ampio cortile aperto sulla via, soluzione inedita rispetto agli edifici adiacenti, e un prospetto-scenografia segnato da due torri, annuncia il palazzo fondato da Franco Lercari che, nel secondo piano nobile, vuole ricordare la costruzione del fondaco dei Genovesi a Trebisonda per mano di Luca Cambiaso, il massimo pittore del momento, a cui commissiona anche gli affreschi della sua cappella nella cattedrale di San Lorenzo.

Soprannominato “il ricco”, perché era uno dei più facoltosi finanziatori di Carlo V, apparteneva alla cosiddetta nobiltà “vecchia” ed era figura di grande prestigio anche politico.

Possedeva pure una bellissima villa a Sampierdarena detta “La Semplicità” che certamente Rubens conosceva. Sceglie però di illustrare la dimora urbana, probabilmente per l’originalità della soluzione architettonica. È il solo palazzo “rubensiano” in cui tutto il pianterreno attorno al cortile ospitava ambienti di servizio – le stanze dei servitori, la cantina e la legnaia –, mentre nel mezzanino di levante erano collocati il “salvarobbe”, la “dispensa da fare il pane” e la cucina. Il cortile diventava così una vera e propria corte per accogliere in modo aulico il padrone e gli ospiti che giungevano in “carrega” (lettiga o portantina). Anche gli ordini della decorazione in facciata presentano un elemento insolito ed estremamente, ovvero l’utilizzo combinato del bugnato e della bella pietra rosa del Finale, estratta in una cava ligure nell’omonima località del Ponente.

L’intero edificio è oggi di una singola proprietà privata, fatto abbastanza eccezionale, ma sintomatico della capacità dei genovesi di “conservare”.


Genova per Rubens. A Network, l’itinerario