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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 29 – Palazzo Angelo Giovanni Spinola
via Garibaldi, 5

Angelo Giovanni Spinola dei signori di Arquata, banchiere di Carlo V e ambasciatore della Repubblica in Spagna, è il committente del palazzo, che si distingue dagli altri per la facciata dipinta. Egli muore però a soli due anni dall’inizio dei lavori, che vengono così condotti dal figlio Giulio.

Quest’ultimo era un militare affermato: aveva partecipato alla Battaglia di Lepanto (1571), alla presa di Lisbona (1580) e ad altre imprese nelle Fiandre. A Genova conduce poi una carriera politica e finanziaria di successo, diventando anch’egli banchiere di Filippo II, re di Spagna. Il suo matrimonio con un’altra Spinola lo rende congiunto del celebre generale Ambrogio Spinola, amico di Rubens.

Sebbene il principale banchiere di Vincenzo I Gonzaga, al servizio del quale il fiammingo era pittore di corte, fosse Nicolò Pallavicino, i documenti attestano un rapporto confidenziale anche con Giulio Spinola che, ad esempio, procurava perle alla corte; fatto che potrebbe in parte spiegare la presenza del palazzo nella prima selezione del fiammingo, presente a Genova al seguito del suo signore.

Dalle piante inserite nel libro di Rubens si vede in modo dettagliato la destinazione di ogni ambiente. Alcuni sono molto curiosi: una dispensa, un granaio, la camera dello stalliere, una stanza voltata dove si custodiva la legna, quella con i trogoli per lavare la biancheria e un’altra per far il pane.

Rimasto fino a fine Settecento di proprietà della famiglia Spinola, poi passato al ramo degli Spinola di Tassarolo, il palazzo è stato nel secolo scorso sede della Banca d’America e d’Italia e attualmente appartiene, nella sua originaria configurazione storica, a una famiglia patrizia genovese.


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