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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 14 – Palazzo Babilano Pallavicino
Piazza Fossatello, 2

Di forma irregolare, lo slargo segue il naturale percorso del torrente che passava da qui e dal cui fossato ha origine il nome “Fossatello”.

Il più imponente palazzo che vi si affaccia è quello indicato da Rubens come “del Sig. Babilano Pallavicino”, un ricco mercante attivo in Spagna. A inizio Cinquecento aveva rimaneggiato il palazzo di famiglia di origine quattrocentesca, dotandolo di due portali pregiati, uno dei quali è oggi conservato al British Museum di Londra. Nel 1540, a qualche anno dalla sua morte, i figli, Cipriano (prima di divenire arcivescovo) e Antoniotto (protonotario apostolico), attuano un intervento ancora più significativo, dotandolo di una facciata nobile e moderna, ispirata ai modelli romani del Bramante.

Rubens è, evidentemente, colpito dalla capacità di trasformare due edifici dall’impianto antico (a sviluppo verticale) in una dimora al passo coi tempi, tanto da illustrare nel suo libro l’elegante facciata cinquecentesca.

Il monumentale prospetto, inoltre, “mascherava” la presenza delle botteghe al pianterreno (“scagni”, si chiamavano a Genova), una caratteristica dei palazzi genovesi i cui proprietari affittavano gli spazi inferiori per attività dalla forte valenza commerciale. La facciata attuale, ottocentesca e in stile neoclassico, si deve a Federico Rayper, fornitore della Regia Marina Sarda, a cui era pervenuto il palazzo dopo essere stato dei Grillo e dei Saporiti.


Genova per Rubens. A Network, l’itinerario