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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Tappa 13 – Palazzo Spinola di Pellicceria (Musei Nazionali di Genova)
piazza di Pellicceria, 1

Francesco Grimaldi del ramo Cavalleroni è il costruttore a fine Cinquecento, su preesistenze medioevali, del palazzo oggi sede museale dello Stato. Sua moglie Lelia era figlia di Agostino Pallavicino e sorella di Nicolò, banchiere e feudatario del duca di Mantova, nonché padrino del figlio di Rubens, Nicolas (1618). Non stupisce dunque trovare il palazzo nel libro Palazzi di Genova.

Alla metà del Seicento, per questioni di debiti tra parenti, la dimora passa ad Ansaldo Pallavicino (un ramo diverso da quello ora ricordato), figlio di Agostino, che era stato doge nel biennio 1636-1637.

Dopo diversi passaggi di proprietà tra rilevanti famiglie, gli ultimi discendenti, i fratelli Franco e Paolo Spinola lo donano allo Stato nel 1958 ed è oggi un museo.

L’edificio mostra all’esterno un decoro a stucchi di stampo settecentesco, ma la struttura architettonica rimane sostanzialmente quella di cui l’artista fiammingo riporta il prospetto, salvo la chiusura al primo piano nobile di un loggiato aperto e la sua sopraelevazione nel Settecento. Qui si trova la galleria degli specchi, uno degli ambienti più scenografici.

All’interno della dimora-museo regna ancora l’atmosfera di una casa patrizia sei-settecentesca, tra spazi di rappresentanza e ambienti domestici.

È qui il Ritratto equestre di Gio. Carlo Doria di Rubens opera di assoluta audacia del committente come del pittore: per quanto ricco, Gio. Carlo è solo un finanziere, eppure si fa immortalare a cavallo alla stregua di re e imperatori, fiero della croce dell’ordine dei Cavalieri di Santiago appena ricevuta (1606) che mostra con orgoglio sul petto. Con il mignolo indica un’aquila nascosta tra le fronde simbolo della sua casata, forse la più importante e certamente la più nota tra quelle genovesi (tappa 5).


Genova per Rubens, a Network, l’itinerario