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Munizioniere

Fondazione Palazzo Ducale Genova

La chiave scelta per raccontare questo fondamentale capitolo della storia della cartografia italiana è di tipo diacronico e consente di ripercorrere, attraverso l’esposizione di alcuni tra i più significativi documenti d’epoca, lo sviluppo delle discipline geotopocartografiche, dei loro strumenti e dei loro metodi.
 
Per il tramite di tali prodotti d’ingegno, vere e proprie opere d’arte e di scienza al tempo stesso, la mostra cerca di tratteggiare la crescita professionale di quei tanti, preziosi artefici della misura e della rappresentazione del territorio, operatori silenti e sapienti, che con la rivoluzione geodetica escono da un anonimato di tipo artigianale per proporsi come specialisti di una disciplina in pieno divenire. Dall’antica tradizione operativa, il geometra, il topografo, il cartografo perfezionano il loro sapere e si affacciano verso un futuro permeato dalle tecnologie digitali e satellitari.
La misura e la rappresentazione cartografica del Paese, nelle fasi più fortemente caratterizzate da metodi scientifici, che si afferma proprio a partire dal settecento, fanno da sfondo al racconto delle sfide e dei prodigi di una professione antica e viva, oggi più che mai fortemente impegnata al servizio della collettività.
 
Con questi obiettivi, la mostra testimonia le premesse storiche della grande rivoluzione geodetica in Italia, dalla quale è scaturita la realizzazione delle prime carte geometriche, la nascita dei primi catasti geometrico-particellari, delle prime carte a curve di livello, fino alla realizzazione della monumentale carta topografica alla scala 1: 100000 e dei tanti, preziosi documenti realizzati dall’Unità ad oggi.
La mostra è curata da Andrea Cantile, Direttore della rivista “L’Universo”, edita dall’Istituto Geografico Militare.
 
 
Il Convegno collegato alla mostra, programmato nei giorni 21 e 22 giugno presso il medesimo Palazzo Ducale, si articola in quattro sessioni di lavoro, dedicate rispettivamente alla cerimonia di apertura ed al ricordo della Giornata mondiale dell’Idrografia, alle carte storiche, alla cartografia ufficiale dello Stato ed all’impatto delle nuove tecnologie per la comunicazione geografica.
 
Nell’ambito di tale convegno, apposite relazioni invitate sottolineeranno l’importanza delle carte storiche come fonti documentali, imprescindibili per lo studio del territorio e per la sua conoscenza sempre più profonda: offriranno uno spaccato sullo stato della cartografia ufficiale italiana e le sue prospettive future, attraverso l’illustrazione delle peculiarità attuali e dei progetti in corso presso l’Istituto Geografico Militare, la Direzione Centrale Cartografia, il Catasto e la Pubblicità Immobiliare, l’Istituto idrografico della Marina, il Servizio Geologico d’Italia, il Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche e le Regioni; e consentiranno di aprire una riflessione sui nuovi orizzonti offerti dalle tecnologie informatiche per la comunicazione in campo geografico.
 
Parallelamente a tali eventi, sono previsti spazi didattici, per consentire agli allievi degli istituti per geometri e degli istituti di scuola superiore esperienze dirette di rilevamento, sia con strumentazioni d’epoca come la tavoletta pretoriana, sia con modernissimi apparati GPS. Ed è prevista altresì una rassegna fotografica dedicata al mondo del geometra curata dalla Consulta femminile.
 
In definitiva, il tentativo che con questi due importanti eventi si cerca di compiere è quello di mostrare ad un pubblico ampio, e non ai soli addetti al settore geotopocartogarfico, come la cartografia sia stata fortemente caratterizzata da un percorso di crescita continuo, che ha registrato momenti rivoluzionari dal punto di vista scientifico e tecnologico, e come oggi essa sia fortemente orientata a fornire strumenti imprescindibili alle istituzioni centrali e locali del Paese, al fine di sviluppare nuove tipologie di servizio pubblico, sempre più vicine al bisogno dei cittadini.