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Fondazione Palazzo Ducale Genova

We gave a party for the gods and the gods all came
installazione site specific, Cortile Maggiore
dal 10 giugno 2021, nell’ambito di Electropark 2021


Una grande tela site-specific dal fondale arcobaleno installata nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, realizzata da una delle figure chiave della beat generation e dell’avanguardia newyorkese: è We gave a party for the gods and the gods all came di John Giorno, e dà il via, giovedì 10 giugno alle 19.30, alla stagione 2021 di Electropark, festival di musica elettronica di Genova che unisce le performing arts all’innovazione culturale. In programma dal 10 al 13 giugno, Electropark 2021 vede dieci artisti nazionali e internazionali protagonisti di sei dj set, quattro installazioni, tre degustazioni, un reading e un talk tra Palazzo Ducale, la Darsena, Prè e il Sestiere del Molo.

L’opera di John Giorno, scomparso nel 2019, è installata nel cortile maggiore di Palazzo Ducale in collaborazione con il Festival Internazionale di Poesia “Parole spalancate” ed è prodotta da Apalazzogallery (Brescia) e dalla John Giorno Foundation di New York. Un’opera di grande impatto, dai toni rainbow, per richiamare l’importanza delle diversità nella crescita culturale della società moderna. Attivista LGBTQ+, John Giorno fu anche il soggetto del film Sleep di Andy Warhol del 1963 e una delle figure più attive della Beat Generation, vicino agli artisti della Pop Art come Bob Rauschenberg e Jasper Johns, oltre che Andy Warhol. Tra i suoi progetti più celebri, che hanno portato il pubblico verso nuove forme di sperimentazione letteraria, c’è il Dial-A-Poem del 1969, con il quale si potevano ascoltare poesie al telefono, lette da artisti come William Burroughs, John Ashbery, Ted Berrigan, Patti Smith, Laurie Anderson, Philip Glass, Robert Rauschenberg. Come molti intellettuali americani degli anni Settanta Giorno partecipò a quel sentimento politico che protestava contro la guerra in Vietnam e fu molto affascinato dal buddismo, soprattutto in seguito ad un suo viaggio in India, tanto da diventare uno dei primi studenti occidentali del buddismo tibetano, contribuendo alla diffusione dei precetti negli Stati Uniti e portando queste sue conoscenze anche nella poesia.


Il “Grand Opening” di Electropark è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando Performing Arts e prevede quattro giornate di musica dal vivo, arte contemporanea e incontri, in programma nel cuore del Centro Storico tra Palazzo Ducale, la Darsena, Prè e il Sestiere del Molo. Oltre a We gave a party for the gods and the gods all came di John Giorno, prima realizzazione in scala architettonica della serie dei Poem Paintings iniziata dal poeta negli anni Settanta, il pubblico di Electropark può assistere a tre installazioni che offrono un punto di vista unico su ricerca musicale e ibridazione di linguaggi. Come Between the translucent and the blue di Simona Barbera, installazione sonora che si concentra sulla vicinanza uditiva tra soggetto e spazio che sarà visitabile al Luzzati Lab, grazie alla collaborazione del Teatro della Tosse, fino al 15 giugno. O come le due in programma domenica 13 giugno a Villa del Principe: Phonomap, una mappa sonora del territorio italiano in cui ogni suono è a disposizione gratuitamente su phonomap.org e Non esistono più le quattro stagioni di Milotta e Donchev, installazione audio che, attraverso la manipolazione temporale e spaziale delle Quattro stagioni di Vivaldi, ridisegna una percezione sonora dissonante ma consona ai cambiamenti climatici.

L’edizione 2021 di Electropark, dal tema “Timeless”, si divide in tre sezioni: oltre il “Grand Opening” dal 10 al 13 giugno, “Fish & Djs” dal 25 giugno al 30 luglio e una terza, in calendario da settembre a dicembre. Electropark è realizzato da Forevergreen.fm, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Performing Arts 2018-20 (maggior sostenitore), dal Goethe-Institut Genua, dal Comune di Genova.


Per il programma completo : Forevergreen.fm