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Dove

Sala del Maggior Consiglio

Fondazione Palazzo Ducale Genova

Marcantonio Franceschini. “Raro ed eccellente pittore” ritorna nel Salone del Maggior Consiglio

Dopo trecento anni i cartoni preparatori per la decorazione del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale di Genova ritornano, nello stesso luogo dove erano stati pubblicamente presentati nel 1702, per permettere ai committenti Giustiniani e al Doge di immaginare virtualmente come si sarebbe presentato il Salone una volta completata la decorazione.
Immaginare è anche l’operazione che si propone oggi: rovesciando i termini, immaginare quello spazio reale come si prensentò fino all’incendio del 1777.
Marcantonio Franceschini era nato a Bologna nel 1648 e fu uno degli artisti più importanti e ricercati del suo tempo. Lo Zanotti, un critico suo contemporaneo, lo definiva “eccellente e raro pittore”. Estro e invenzione intesi come fantasia libera da regole, ma ricondotti a un ritmo classico, sono i caratteri che lo fecero apprezzare presso i committenti e le grandi corti europee. La sua produzione più significativa è quella dei grandi cicli pittorici concepiti per decorare i lussuosi, vasti interni dei palazzi nobili e delle sedi del potere, quali il Palazzo Ducale.
Il percorso espositivo si svolge attorno alla ricostruzione in scala del Salone finito di decorare nel 1704 con quattro sezioni propedeutiche incentrate sull’artista, sulla storia dei cartoni e del loro restauro (sono esposti alcuni cartoni ancora non restaurati per evidenziare la difficile operazione conservativa in corso), sull’esperienza del Franceschini a Genova (con alcune tele esposte) e sulla storia della decorazione della Sala.
Il Ducale delle Meraviglie assiste quindi allo splendore e all’emozione del ritorno della spiritualità artistica e progettuale del pittore; e il nuovo Salone, quello attuale realizzato dal Cantoni, è luogo che si sdoppia e per il visitatore diventa l’oggetto del quale tentare di leggere la filigrana, che è l’opera del Franceschini.
A mostra conclusa le opere saranno esposte definitivamente nell’ex chiesa di Sant’Agostino a Orvieto.  
Catalogo
Silvana Editoriale, www.silvanaeditoriale.it