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Fondazione Palazzo Ducale Genova

sabato 20 gennaio 2024, ore 15.30

Chair Giustina Olgiati

La Gazaria genovese (fine XIII secolo – 1475)
Michel Balard

Il nome degli stabilimenti genovesi sulla costa della Crimea viene dal nome della popolazione dei Khazar che avevano creato un impero nel sud della Russia tra il VII e il X secolo. Difatto la Gazaria genovese si estende da Cembalo ad ovest a Vosporo ad est, tramite Soldaia e Caffa. Cembalo (oggi Balaklava) è stata presa negli anni 1340 dai Genovesi che vi hanno costruito una fortezza sopra una baia ben protetta. Soldaia, un piccolo insediamento veneziano creato durante l’impero latino di Costantinopoli (1204-1261), è stata conquistata dai Genovesi nel 1365, con 18 casali intorno a quella città. Vosporo, Matrega, e sopratutto Caffa che regge tutti gli insediamenti della Gazaria completano questa catena di comptoirs che assicurano la libertà di traffico verso Tana, sbocco di una delle «vie della seta» e permettono di acquistare i prodotti dell’entroterra russo, pelliccie, cera e grano.

Michel Balard, membro dell’École française de Rome (1965-1968), è stato professore di seconda fascia alla Sorbonne (1968-1976), professore ordinario all’Università di Reims (1976-1988), all’Università di Paris XII (1988-1991) e, infine, all’Università di Paris 1 Panthéon-Sorbonne (1991-2004). Da 2004 è professore emerito della detta Università. Ha pubblicato numerosi studi, molti dei quali incentrati sul dominio marittimo genovese, tra i quali il fondamentale La Romanie génoise (1978). Recentissima è la sua Histoire des épices au Moyen Age (Perrin 2023).


In extremo Europe: i genovesi a Caffa
Laura Balletto

La fonte per eccellenza relativa allo stabilimento genovese di Caffa in Crimea è costituita dai quasi novecento atti pervenutici, ivi redatti dal notaio Lamberto di Sambuceto nel 1289-1290, dai quali emerge con chiarezza quale importanza rivestì nel campo del commercio internazionale già a breve distanza dalla sua nascita.

Nei secoli successivi, malgrado diversi periodi di crisi nei rapporti sia con i khan tatari sia con Venezia, Caffa riuscì a mantenere una posizione di privilegio in Crimea perfino dopo la conquista turca di Costantinopoli. Ma la situazione politica sempre più difficile per la crescente potenza degli Ottomani e la contrazione dei traffici anche a causa della chiusura degli stretti, a cui si aggiunse un peggioramento della sua condizione interna – sia per la corruzione di diversi funzionari e per l’eccessiva oppressione fiscale del Banco di San Giorgio (a cui Genova aveva ceduto l’amministrazione delle colonie nel 1453), sia per i via via più problematici rapporti con le altre etnie, ivi presenti ed operanti -, favorirono, se non provocarono, l’intervento di Ahmed Pasha, che il 6 giugno 1475 ebbe ragione della Ianuensium civitas in extremo Europe.

Laura Balletto, è stata docente di Storia medievale dell’Oriente europeo e di Paleografia latina presso l’Università di Genova.Ha rivolto i suoi maggiori interessi al tardo medioevo genovese e ligure e soprattutto all’espansione euro-mediterranea della Superba e ai suoi stanziamenti nel Mediterraneo occidentale ed orientale e nel Mar Nero. È autrice di oltre duecentocinquanta pubblicazioni fra edizioni di fonti documentarie e saggi storici. Fra esse si segnalano: Gênes et l’Outre-Mer. Actes notariés redigés à Chypre par le notaire Antonius Folieta (1445-1458), in collaborazione con M. Balard e C. Otten-Froux (Nicosie 2016); Un medico genovese tra Famagosta e Chio nel secondo Quattrocento: Barnaba Treinazio, pubblicato negli«Atti della Società Ligure di Storia Patria»; Économie et commerce à Chypre pendant la période génoise, nel volume Famagusta, vol. II, History and Society, a cura di G. Grivaud, A. Nicolaou-Konnari e Ch. Schabel (Turnhout 2020)


Tana e Trebisonda nel sistema degli insediamenti genovesi del Mar Nero (secc. XIII-XV)
Sergej Karpov

Tana (Azov) e Trebisonda (Trabzon) erano i due terminali principali della rotta dall’Oriente verso l’Europa Occidentale. In questi porti si incontravano carovane mercantili dell’Asia Centrale e dell’Orda d’Oro con navi di Genova e Venezia. Per Genova, questi due insediamenti, fondati alla fine del XIII secolo, erano le stazioni commerciali più lontane, dove si svolgeva una feroce lotta e simultaneamente una stretta cooperazione commerciale tra i mercanti delle due repubbliche mercantili. In questa relazione, sulla base dei documenti degli Archivi di Stato di Genova e di Venezia, rispetto ai dati disponibili delle esplorazioni archeologiche degli ultimi anni, sono analizzati gli oggetti prioritari del commercio dei mercanti genovesi e gli strumenti della loro attività. Particolare enfasi è posta sullo studio di una comparazione della circolazione delle merci in questi due porti e il grado di coinvolgimento dei mercanti genovesi in queste transazioni. Di grande interesse sono i materiali sulla localizzazione dell’insediamento genovese a Tana alla foce del Don, basati su materiali di fonti sia genovesi che veneziane.

Sergej Karpov, Ordinario di storia medioevale presso l’Università Lomonosov di Mosca, è preside della Facoltà di storia della stessa Università (dal 1995). Membro dell’Accademia di scienze di Russia (2011), Accademico corrispondente nella Classe di Lettere e Scienze morali e Storiche dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere, (1998), Socio Corrispondente dell’Accademia degli Immobili. Società di Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti (1998); Socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Venezie (2008). È autore di più di 500 pubblicazioni sulla storia di Bisanzio, dell’Italia medievale e del Mar Nero. Tra le sue molte pubblicazioni si segnala la partecipazione al volume Notai genovesi in Oltremare. Atti redatti a Caffa e in altre località del mar Nero nei secoli XIV-XV (San Pietroburgo 2018).


L’Impero di Genova, convegno internazionale di studi nell’ambito di IANUA. Genova nel Medioevo
In collaborazione con Limes, rivista italiana di geopolitica
scopri qui il programma completo

Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.
I lavori del convegno di sabato pomeriggio saranno trasmessi in diretta tv e streaming su Primocanale