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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Gino Bandelli è stato professore ordinario di Storia romana prima nell’Università di Verona, poi nell’Università di Trieste. Ha diretto il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Trieste, ed è stato membro del Senato accademico dell’Università di Trieste, come rappresentante dell’Area 9. Attualmente è Vice-Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia.

È condirettore della collana Studi e Ricerche sulla Gallia Cisalpina, inaugurata nel 1988 e giunta nel 2019 al ventottesimo volume. È condirettore della sezione Studi di Storia romana di Polymnia, collana di Scienze dell’Antichità dell’Università di Trieste, inaugurata nel 2011 e giunta nel 2017 al sesto volume.

Ha tenuto relazioni a convegni nazionali e internazionali e corsi di dottorato, seminari e lezioni in Università italiane, spagnole, francesi, svizzere, tedesche, canadesi.

Il ruolo della classicità tra l’ideologia fascista e l’ideologia nazista

Nell’àmbito della vastissima bibliografia sul fascismo e sul nazismo un filone rilevante è costituito dalle ricerche intorno al ruolo della Grecità e della Romanità nella definizione delle due ideologie totalitarie. Nel fascismo il mito di Roma è esclusivo: ad ogni fase della politica interna ed estera del regime (dalla “battaglia del grano” alla conquista dell’Etiopia e all’entrata nella seconda guerra mondiale) corrisponde un riferimento a pretesi modelli romani. Nel Nazismo è invece presente, fin dal giovanile Mein Kampf di Hitler, il richiamo a prototipi desunti sia dalla storia greca (come quello razzista di Sparta) sia dalla storia romana (come quello imperiale della Repubblica e del Principato). Le ricadute di tali miti risultano significative anche nel contesto delle arti figurative, dell’architettura e dell’urbanistica.

sabato 2 aprile, ore 12
Archivio Storico


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