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Fondazione Palazzo Ducale Genova

La rivoluzione della stampa e la libertà di leggere, da Gutenberg alla rivoluzione digitale
venerdì 15 marzo 2024 ore 16, Sala del Maggior Consiglio

La stampa a caratteri mobili non è stata inventata in Europa: già secoli prima di Gutenberg la stessa tecnologia era già in uso in Cina e in Corea. Ma è solo in Europa che ha generato una vera rivoluzione culturale. I luoghi comuni che ne riguardano l’impatto sociale, economico e culturale, tuttavia, sono numerosi quanto pervicaci. Quali sono i libri che circolavano maggiormente alle prime luci di questa rivoluzione? È vero che fu lo scontro tra propaganda protestante e cattolica, a seguito della Riforma luterana, a contribuire nettamente all’aumento dei livelli di alfabetizzazione in Europa, e che fino a quel momento i libri a stampa – come i manoscritti prima di loro – erano appannaggio quasi esclusivo di clero e nobiltà?
Mezzo millennio più tardi, ci troviamo alle soglie di una nuova rivoluzione. Cosa guadagniamo, ma soprattutto cosa perdiamo, in questa nuova transizione? Quali lezioni possiamo trarre dalla rivoluzione della stampa che siano anche applicabili a quella digitale? In un’epoca di vasti cambiamenti, ma in cui molti altri sono ancora ampiamente in divenire, la rivoluzione della stampa può offrirci un’immagine su cui riflettere e in cui rifletterci.

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Geri Della Rocca de Candal ha studiato storia antica presso l’Università Statale di Milano prima di trasferirsi a Oxford per completare una laurea magistrale in storia bizantina e un dottorato di ricerca sulla prima tradizione a stampa della letteratura storiografica bizantina. Sempre a Oxford, è stato poi ricercatore post-dottorale nel progetto ERC ‘15cBooktrade’ (2014-2019), diretto da Cristina Dondi, sull’impatto economico e sociale della rivoluzione della stampa.

Dopo Brexit ha scelto di tornare in Italia, dove attualmente si divide tra la continuazione dell’attività accademica in veste di ricercatore indipendente (mantenendo un’affiliazione con il Lincoln College di Oxford) e un’attività di consulenza culturale presso attori istituzionali nazionali e internazionali.

A maggio 2023 ha pubblicato, per i tipi di Oxford University Press, Printing and Misprinting: a Companion to mistakes and in-house corrections (1450-1650), assieme ad Anthony Grafton e Paolo Sachet. Dal 2018 è trustee di Venice In Peril, no-profit britannica dedicata alla salvaguardia di Venezia e del suo patrimonio culturale.


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