Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
Presentazione del libro di UTO UGHI
2 dicembre 2014, ore 11
Sala del Maggior Consiglio
Il celebre violinista Uto Ughi presenterà il proprio libro Quel diavolo di un trillo – Note della mia vita, edito da Einaudi.
L’autobiografia narra la carriera, i successi e la vita privata di uno dei più raffinati musicisti al mondo, nato a Busto Arsizio nel 1944 da una famiglia di origine istriana e formato dal grande compositore e direttore d’orchestra George Enescu. Nel volume i ricordi d’infanzia e di vita professionale si susseguono con un ritmo narrativo serrato, offrendo un lato inedito e profondo dell’artista.
Estratto da una recensione di Massimiliano Scordamaglia, dal blog “Ultima Visione”:
“Provo grande ammirazione per Uto Ughi, ammirazione e rispetto. Dovremmo provarla tutti col vuoto di eccellenze che abbiamo. Stiamo parlando di uno dei più raffinati musicisti al mondo, violinista di rara sensibilità dalla tecnica straordinaria e sublime. Ricordo la prima volta che lo ascoltai e sono ormai trascorsi molti, molti anni. Fu durante un suo concerto trasmesso in televisione. Ascolto spesso musica classica ma sono ben al di là dall’essere definito esperto ma quella volta, col concerto che doveva essere semplice sottofondo, piano piano interruppe ciò che stavo facendo e restai lì ad ascoltare incantato, letteralmente ipnotizzato da quel suono morbido e appassionato, dolce eppure fermissimo, affermazione dei sentimenti quando divengono arte. Uto Ughi era quel violinista eccezionale ma lo scoprii solo a fine concerto e da quel giorno non ho mai smesso di seguirlo nelle sue imprese musicali e personali. Detto questo, leggere il suo libro è stato un passo ovvio ed inevitabile.”